Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
L’addio a De Boni, medico e volontario
Morto il primario di Gastroenterologia a Feltre. Lutto in città e provincia
BELLUNO Feltre e tutta la provincia piangono la scomparsa di Michele De Boni, primario di Gastroenterologia al «Santa Maria del Prato», morto ieri mattina dopo una breve malattia. Classe 1952, dopo la laurea in Medicina all’Università di Padova nel 1979, De Boni si è specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva nel 1985.
Ha cominciato come medico nella sua città, all’ospedale di Feltre, per poi diventare responsabile della Gastroenterologia
nel 1995. Ma ha continuato anche nella strada della ricerca, tanto di essere stimato nel panorama nazionale.
Unanime il cordoglio di chi ha potuto conoscerlo. «A nome personale, dell’amministrazione civica e di tutto il consiglio comunale mi stringo nel cordoglio alla moglie e ai figli di Michele De Boni — il messaggio del sindaco di Feltre, Paolo Perenzin — Michele, prima che un validissimo medico e professionista, è stato un amico di Feltre. Sempre attento alle esigenze del territorio, propositivo, curioso e innovativo, ha saputo mettersi al servizio della comunità in diversi ruoli, tanto da meritare, nel 2013, il premio “San Vittore” della Famiglia Feltrina».
Continua Perenzin: «Nella cura della persona è riuscito come pochi a integrare l’ambito sanitario e del Terzo Settore. Non a caso è stato, tra l’altro, socio fondatore e presidente dell’associazione ”Il Filo di Arianna” e attivo sostenitore di “Mano Amica”. La vocazione a ricerca e innovazione hanno contribuito a fare del reparto di Gastroenterologia dell’ospedale “Santa Maria del Prato” un modello di avanguardia».
Al cordoglio si uniscono anche il deputato feltrino Dario Bond (Forza Italia) e il governatore del Veneto Luca Zaia. «Per me Michele De Boni non è stato solo un grande medico, un primario illuminato, uno che ha portato la Gastroenterologia di Feltre a livelli internazionali, ma un grande amico — dice Bond — Lo ricorderò sempre nel profondo del mio cuore. Un pensiero alla famiglia, alla moglie, ai figli, persone speciali che anche nel momento della malattia hanno accolto e sorriso a tutti».
Commosso Zaia: «La sanità perde prematuramente un medico che affiancava grandi doti professionali a grande umanità. Il primo pensiero a moglie e figli, ai quali rivolgo le mie condoglianze».