Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Musei civici, 27 candidati alla direzione Oggi la seconda prova scritta d’esame
Erano cento gli iscritti Assenti Casarin, ex direttrice dei musei civici bassanesi, e Bonifacio, manager dei musei di Ca’ Sugana
TREVISO Da alcuni mesi ormai, a Ca’ Sugana l’ufficio personale è in ebollizione: sei dirigenti da sostituire, decine di persone da assumere nei diversi settori. L’ultimo concorso è quello che oggi vedrà i candidati confrontarsi nella seconda prova scritta per diventare direttore dei musei civici di Treviso, incarico per il quale si sono presentati in 27 sui cento si erano iscritti. I due nomi più «curiosi» alla fine hanno scelto di rinunciare senza partecipare alla selezione: non cercano il ruolo dirigenziale in Comune Chiara Casarin, già direttrice dei musei civici di Bassano, e la manager dei musei di Ca’ Sugana Paola Bonifacio. Fra i professionisti in lizza c’è quindi il futuro responsabile di un ambito su cui l’amministrazione punta molto. «Ci sono molte cose da fare – spiega l’assessore alla cultura Lavinia Colonna Preti -. Abbiamo in mente un grande polo museale, con le grandi mostre a Santa Caterina dove ampliare il bookshop, i servizi, gli spazi coti muni e la didattica, e un progetto per rendere più attrattivo il museo Bailo, dove nel 2022 vorremmo portare un’altra grande mostra. A breve nomineremo una commissione per completare il percorso che ora si ferma agli anni Venper arrivare al contemporaneo, con un focus sulla galleria del 900 ed esposizioni temporanee su arti applicate e museo d’impresa. Il nuovo dirigente avrà un ruolo importante, sia in questo progetto che per l’iter del city pass e la candidatura a capitale italiana della cultura nel 2022».
Ca’ Sugana, da quando si è insediata la giunta Conte, per pensionamenti o trasferimenti, ha dovuto provvedere alla sostituzione del segretario generale Paraluppi, del comandante della polizia locale Tondato e dei dirigenti della cultura Federica Franzoso, dei musei e biblioteche Lippi, dell’ambiente Paolo Pierobon; fra qualche mese toccherà al dirigente del personale Elia. Sono sei figure chiave che hanno richiesto un ripensamento del funzionamento del Comune della macchina amministrativa.
«Per noi significa un cambio generazionale e un rinnovo dell’assetto dirigenziale – commenta l’assessore al personale Alessandro Manera -. Nel giro di due anni, in aggiunta a questo stravolgimento delle posizioni apicali, arriveremo a fare un turnover di quasi il 7% del personale». Una trentina i posti amministrativi che saranno aperti da Ca’ Sugana.