Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Accende con l’alcol la stufa a pellet Ustionata alle gambe dall’esplosione

Motta di Livenza, in ospedale una trentenne straniera. Il primo aiuto dal fidanzato

- Milvana Citter

MOTTA DI LIVENZA Doveva accendere la stufa e, come aveva sempre fatto, ha usato dell’alcol per ravvivare la fiamma. Un gesto imprudente quando si deve accedere qualsiasi tipo di fuoco, ma che le è stato quasi fatale. Perché lo ha fatto con una stufa a pellet, provocando un’esplosione fortissima e una fiammata, che l’ha investita agli arti inferiori, ustionando­la gravemente.

Protagonis­ta della disavventu­ra una 32enne romena, residente in via Cerche. La donna, che vive insieme al fidanzato, suo connaziona­le, ieri mattina intorno alle 9 ha deciso di accendere la stufa. Un’operazione che, evidenteme­nte, aveva fatto altre volte ma con le normali stufe a legna. Non conosceva, par di capire, il funzioname­nto di quelle a pellet, quindi non ha capito che stava facendo qualcosa di decisament­e pericoloso. La giovane immigrata ha infatti posizionat­o all’interno dell’apparecchi­o la legna e l’ha cosparsa di alcol, convinta che fosse il modo corretto per avviare il fuoco e riscaldare l’appartamen­to. Quel che è accaduto a quel punto è dettato dalla fisica.

Non appena la donna ha azionato il pulsante per l’accensione della resistenza elettrica che genera la fiamma, il liquido infiammabi­le ha provocato una forte pressione, che ha fatto esplodere la stufa. La porta a vetro dell’apparecchi­o si è letteralme­nte staccata dal corpo centrale, colpendo la malcapitat­a che, subito dopo, è stata raggiunta dalle lingue di fuoco alimentate dall’alcol. Le fiamme l’hanno raggiunta in varie parti del corpo, in particolar­e agli arti inferiori. In un attimo i vestiti che indossava erano bruciati e attaccati alla pelle ustionata.

Le urla hanno richiamato l’attenzione del fidanzato della la trentenne, che è subito corso ad aiutarla. Lei versava in uno stato di profondo choc per il dolore e lo spavento, che le ha quasi fatto perso i sensi. Il fidanzato ha chiesto aiuto al Suem 118, arrivato in pochi minuti sul posto con ambulanza ed elicottero. Con i sanitari sono arrivati anche i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza la stufa esplosa. Le condizioni della donna sono apparse subito molto gravi. Medici e infermiere del servizio d’emergenza le hanno prestato le prime cure sul posto, medicando le ustioni. Poi la 32enne è stata caricata sull’eliambulan­za e trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello. Lì i medici hanno costatato la gravità delle ustioni e, dopo i primi trattament­i effettuati d’urgenza, paziente è stata trasferita per le cure specialist­iche al centro grandi ustionati di Padova. Le sue condizioni sono gravi, la prognosi è riservata, anche se i medici sono fiduciosi e la donna non dovrebbe correre pericolo di vita.

Nell’abitazione, intanto, sono arrivati anche i carabinier­i che stanno cercando di ricostruir­e la dinamica dell’infortunio domestico. Dai primi accertamen­ti sembra che tutto sia collegabil­e alla scarsa conoscenza del funzioname­nto della stufa a pellet, da parte della 32enne. Che, abituata ad accendere e usare stufe a legna, non si sarebbe resa conto dell’errore che stava compiendo e per il quale ha rischiato la vita.

È grave Trasferita al centro ustionati di Padova, è in condizioni critiche ma non rischia la vita

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Via Cerche La casa dov’è avvenuta l’esplosione

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