Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
I due pusher con eroina agli arresti domiciliari
La Procura voleva farli restare in carcere
BELLUNO Arresti domiciliari per i due spacciatori di droga fermati sabato scorso a Sedico (e non all’uscita dell’autostrada A27 come riferito ieri) con un etto e mezzo di eroina nell’auto. L’ha deciso il gip Enrica Marson nonostante il Pubblico ministero avesse chiesto la detenzione in carcere. Così la donna, 30 anni (avvocato Francesco De Bona), è tornata ad Agordo, mentre l’uomo, un 50enne, a Rivamonte (avvocato Massimiliano Xaiz).
Entrambi hanno risposto alle domande della Procura e dato una loro versione dei fatti. Erano stati gli agenti di polizia, con un posto di blocco a Sedico, a fermarli sabato pomeriggio. Durante la perquinuncia sizione del mezzo hanno trovato un etto e mezzo di eroina e qualche grammo di cocaina. La denuncia è per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Mercoledì sera, invece, i carabinieri del Nucleo investigativo di Belluno hanno arrestato un cittadino dell’Est Europa, regolare e residente nel capoluogo, per maltrattamenti e violenza sessuale. Dedalla moglie, 25 anni e connazionale. Stando a quanto ricostruito dai militari dell’Arma l’uomo, da ottobre a dicembre 2019, avrebbe maltrattato la donna insultandola abitualmente con ingiurie di tutti i tipi, strattonandola violentemente, colpendola con calci, pugni e schiaffi e minacciandola di morte, a volte davanti ai figli minorenni.
In un’occasione l’avrebbe colpita con un ferro da stiro causandole lesioni guaribili in una decina di giorni. Inoltre la costringeva ad avere rapporti sessuali con lui.
Sempre i carabinieri hanno denunciato una 51enne residente in Alpago che guidava ubriaca. I militari dell’Arma l’hanno fermata mercoledì sera vicino a casa al volante della sua Ford «Fiesta» con tasso alcolico pari a 1,3: patente ritirata.
Marito violento
Botte col ferro da stiro e violenza sessuale: la moglie 25enne denuncia, lui in manette