Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Wanbao Acc», oggi transizione all’esame Ma resta l’incognita sul blocco delle forniture
Il vertice a Roma. Fatture non pagate per ottenere insolvenza e commissario
Appuntamento cruciale stamattina al Mise (ministero dello Sviluppo economico) per «Wanbao Acc Italia» e i suoi 285 dipendenti. Al vertice convocato dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial, ci saranno gli esperti del ministero, il ministro dei Rapporti col Parlamento Federico
D’Incà, la Regione, il commissario liquidatore di «Acc» Maurizio Castro e il gruppo «Wanbao».
La proprietà cinese sarà assistita da specialisti di «Pwc», il network globale cui «Wanbao» ha affidato il compito di trovare un acquirente per lo stabilimento e da quelli «Dentons», il più grande studio legale del mondo. Sul tavolo, il bilancio 2019 dell’azienda. Si verificherà la sussistenza di parametri specifici, per chiedere al Tribunale la dichiarazione d’insolvenza.
Un passaggio importante: la pronuncia è funzionale alla concessione del commissariamento e all’applicazione della legge «Prodi bis», procedura non diretta a liquidare l’azienda, ma a ristrutturarne le finanze in vista della vendita. Se l’insolvenza non fosse accertata, in carenza di amministrazione straordinaria, la fabbrica di compressori per frigoriferi chiuderebbe a fine febbraio.
La partita inizia oggi. Preoccupazioni dai fornitori che minacciano di abbandonare l’azienda nel caso in cui non vengano pagate le fatture inevase dell’ultimo mese. Ma, secondo i sindacati, la questione potrà essere presto superata.