Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Energia, Ascopiave rilancia: «Agsm e Aim scelgano la gara»
Cecconato: «Trasparenza nella ricerca del partner». La replica: «Non è necessario»
Il polo nordestino dell’energia non è scomparso dai radar. Le manovre in corso per aggregare Aim Vicenza, Agsm Verona e la milanese A2a paiono ancora lontane dall’andare completamente a dama e la trevigiana Ascopiave, affiancando l’analoga posizione assunta dal nuovo socio Hera, esorta i sindaci dei due capoluoghi veneti a indire una gara. «Se Aim e Agsm cercano dei partner con i quali stringere alleanze – ha sottolineato ieri Nicola Cecconato, presidente della multiutility trevigiana – tengano presente che noi abbiamo avanzato delle manifestazioni di interesse due volte, l’ultima delle quali un mese fa. Ma risposte non ne abbiamo ricevute».
Cecconato ne ha parlato nel corso della presentazione dei progetti di investimento per il 2020, un pacchetto di iniziative che vale una quarantina di milioni, contro i 30 dello scorso anno, sotto forma di nuove infrastrutture, opere di manutenzione e installazione di contatori intelligenti. Nella sola provincia di Treviso, in tre anni Ascopiave interverrà su 120 chilometri di rete e, nel frattempo, si stanno chiudendo i conti dell’esercizio appena trascorso, il cui «risultato complessivo risentirà di una componente straordinaria importante». Si tratta delle ricadute dell’operazione EstEnergy, la società dell’energia generata insieme con Hera (52% gli emiliani, 48% Ascopiave) che, con il suo milione abbondante di clienti, è il primo soggetto nazionale di questo settore. Per Cecconato, in sostanza, ce n’è abbastanza per poter promettere ai soci «un dividendo ordinario di grande soddisfazione».
Ma sono le dinamiche sullo scenario interregionale quelle che richiamano oggi le attenzioni strategiche di Pieve di Soligo. A infastidire Ascopiave c’è soprattutto il metodo con cui i colleghi del Veneto occidentale stanno procedendo nella ricerca di partner in Lombardia. Non che ci sia qualcosa di irregolare: il term sheet in esclusiva firmato da Agsm e Aim con A2a, cioè una lettera d’intenti che vincola le parti a trattare fra loro per un certo periodo, è del tutto lecito ma, obietta il numero uno di Ascopiave, «anche se fosse stata seguita una modalità ineccepibile dal punto di vista legale, credo che per questioni di opportunità, essendoci sul tavolo patrimoni pubblici, chi li gestisce dovrebbe valutare le offerte che ci sono sul mercato e quanto meno attuare una procedura competitiva».
Una gara, insomma, che assicuri l’individuazione del partner più vantaggioso. «Noi lo abbiamo fatto in assoluta trasparenza – prosegue Cecconato - e siamo stati soddisfatti perché, con Hera, è stato ottenuto il massimo risultato, trovando il player che garantisce i migliori risultati. Mi auguro perciò ci possa essere un ripensamento da Verona e Vicenza e che ci sia possibile partecipare a una gara».
Sta qui, dunque, lo spazio in cui potrebbe tornare a prendere quota l’ipotesi del grande operatore unico del Nordest, tenendo conto che, oltre ad Ascopiave, segnali di attenzione verso i progetti aggregativi
Cecconato Noi lo abbiamo fatto e siamo soddisfatti: con Hera ottenuto il massimo
di Verona e Vicenza erano stati inviati anche dalla altoatesina Alperia e dalla stessa Hera, che hanno avanzato rimostranze simili, al pari dei trentini di Dolomiti Energia.
Agsm e Aim hanno replicato alle perplessità sollevate attraverso una nota diffusa in serata: «La scelta è stata dettata da una ragione strategica: quella di dare vita a una realtà a maggioranza pubblica capace di giocare un ruolo sovraregionale nell’intera area del Nordest, con l’apporto di un forte partner industriale come A2a. La peculiarità e l’esclusività di questo disegno - prosegue la nota - rappresenta una condizione di per sé sufficiente per non attivare una procedura a evidenza pubblica: di fronte a una proposta connotata da caratteri di unicità, una gara non risulta necessaria».