Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Lo smog dà tregua, fermi solo i veicoli più vecchi Stop all’allerta rossa. Viabilità, la Cna: «Concessioni ad Autostrade, ora liberalizzate la A27»
TREVISO Si interrompe dopo 19 giorni di sforamenti continui la striscia nera (record negativo) di smog a Treviso: l’allerta dell’ordinanza passa quindi dal rosso al verde, senza transitare per l’intermedio arancio. Mentre sabato la pioggia non ha abbassato le Pm10, il livello di domenica è rimasto sotto la soglia di tolleranza dei 50 microgrammi di polveri sottili, a quota 27 di media giornaliera. Questo significa principalmente aria più pulita, ma anche che i blocchi al traffico possono tornare più blandi, liberando la circolazione dei veicoli diesel Euro 4 che nell’ultima settimana eraE no invece stati fermati. L’annuncio è arrivato dal Comune di Treviso dopo il bollettino Arpav: con l’allerta verde l’ordinanza è in vigore dal lunedì al venerdì (e non più nel weekend) dalle 8.30 alle 18.30, con divieto di circolazione per i benzina Euro 0 e 1, i diesel fino all’Euro 3 privati e commerciali e i ciclomotori e motoveicoli a due tempi Euro 0.
Anche ieri i valori di Pm10 sono rimasti ben al di sotto della soglia di preoccupazione. L’inverno però è ancora lungo e il rischio di altri sforamenti, considerata la condizione ambientale della Pianura Padana, non è remoto.
riguarda marginalmente anche l’inquinamento la richiesta che arriva dagli artigiani di Cna: la liberalizzazione della A27 nel tratto trevigiano, prevedendo il pagamento solo sulle lunghe tratte e non per chi la usa per attraversare la Marca da nord a sud. È un tema di cui si parla da anni, chiesto a gran voce da Comuni e associazioni di categoria e che adesso, mentre si infiamma il dibattito sulle concessioni autostradali, c’è chi torna alla carica: «A imprese e cittadini non interessa se l’A27 sarà gestita da Autostrade per l’Italia o dalla Cav come vorrebbe il presidente
Zaia - spiega il direttore Giuliano Rosolen -, interessa che venga finalmente realizzato quel progetto di autostrada aperta al territorio, con nuovi accessi gratuiti e riscossione del pedaggio solo per le lunghe percorrenze. Alleggerendo la viabilità ordinaria, in particolare quella della Pontebbana, libererebbe dal traffico i centri urbani dando ai nostri paesi e città una migliore qualità di vita. La politica pensi anche a questo quando ventila di togliere le concessioni ai privati o si candida per prendere in gestione il patrimonio autostradale».