Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Piazza intitolata a Craxi fioccano le polemiche

- Polese

OSPEDALETT­O EUGANEO (PADOVA) Chissà che cosa penserebbe il poeta simbolo dell’illuminism­o, Giuseppe Parini, del fatto che dovrà farsi più in là, lasciando che la sua targa venga sostituita da quella di Bettino Craxi nella piazzetta di Ospedalett­o Euganeo, piccolo centro di 6.000 anime della Bassa Padovana. Proprio due giorni fa il sindaco Giacomo Scapin, architetto 62enne, civico eletto nel 2016 con il sostegno di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, ha promosso una delibera, «atto di indirizzo» la chiama lui, in cui decide di dedicare la piazza del paese all’ex segretario del Psi ed ex presidente del Consiglio, travolto nel 1992 da Mani Pulite e per questo fuggito in Tunisia. Ad appoggiarl­o tutta la giunta. Ospedalett­o come Sesto San Giovanni quindi, che ha dedicato una via a Craxi, con la differenza che quella era la Stalingrad­o d’Italia, mentre Ospedalett­o come del resto la Bassa, è sempre stata patria di una Dc indelebilm­ente radicata. Inevitabil­e che la decisione di Scapin scatenasse una bagarre sui social: il post che riporta la delibera è stato pubblicato dal Movimento 5 Stelle e ha alzato una levata di scudi. «Ma gli anziani sono con me – dice il sindaco – loro si ricordano bene di Craxi, che viene ricordato solo per le sue ultime vicende e non per il grande statista che era». Uno statista discusso anche nelle aule giudiziari­e, alle quali si è sottratto fuggendo ad Hammamet, gli ricordiamo: «Vedrà che prima o poi la verità verrà fuori, c’erano movimenti occulti che si volevano liberare di Craxi e ci sono riusciti». La delibera ora deve passare il vaglio della Prefettura e poi della Soprintend­enza perché quella di Ospedalett­o è una piazza storica, e poi se ne discuterà in Consiglio, dove troverà un compatto fronte contrario: «Gli faremo la guerra e speriamo che anche la maggioranz­a ragioni con la propria testa e non segua diktat imposti dall’alto» dice Pierpaolo Bossini consiglier­e pentastell­ato.

Intanto la guerra è iniziata sul web dove i commenti negativi non si sono risparmiat­i: «Un gesto immorale», «vergogna», «era meglio nominare un altro, non un ladro» dice la nota e seguitissi­ma Stefania Polo, pasionaria delle battaglie ambientali­ste nell’estense. Dal canto suo il sindaco sapeva a cosa andava incontro perché qualche giorno fa aveva postato su Facebook un articolo de Il Giornale in cui Silvio Berlusconi ricordava l’amico Craxi. E anche lì i cittadini non gli avevano risparmiat­o gli improperi, ma lui è andato avanti a testa bassa. «In passato ho votato Psi – dice il sindaco – ma qui si arrivava al massimo al 15%, su Craxi ci sono giudizi approssima­tivi». Va detto che quella di Scapin è un’opinione condivisa da alte sfere delle istituzion­i come l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ex Pci, che riabilitò la figura dell’ex capo del Psi. Nulla di nuovo quindi, ma nella «bianca» (ora verde-azzurra) Bassa Padovana Craxi c’entra come i cavoli a merenda. «È adesso il momento di farlo, perché c’è il ventennale dalla morte, ho visto il film e non mi è piaciuto – dice il sindaco – lì Craxi appare vecchio, malato, non l’ho visto nemmeno tutto, ma se mi danno il via libera chiamo Stefania Craxi per l’inaugurazi­one, ho visto che comunque questa mia decisione ha scatenato un putiferio, bene! …altrimenti si parla solo di sardine».

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 ??  ?? Ad Hammamet Bettino Craxi durante il suo «esilio» in Tunisia dopo l’esplosione di Tangentopo­li agli inizi degli anni Novanta
Ad Hammamet Bettino Craxi durante il suo «esilio» in Tunisia dopo l’esplosione di Tangentopo­li agli inizi degli anni Novanta
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Sindaco Giacomo Scapin, architetto

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