Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Truffati dal bancario: «Ci fidavamo di lui»

Decine i risparmiat­ori che si sono affidati al funzionari­o di Veneto Banca

- M.Cit.

RIESE PIO X E’ pronto a spiegare la sua verità Roberto Battagello, il 60enne ex funzionari­o di Veneto Banca finito nel mirino di una decina di clienti che lo accusano di aver fatto sparire almeno 4 milioni di euro, che gli avevano affidato convinti di sottoscriv­ere investimen­ti in titoli e azioni. L’ex bancario nei prossimi giorni incontrerà il suo avvocato Luca Dorella per valutare la mole di accuse che gli sono piovute addosso da quando uno di quei clienti ha chiesto di rientrare dell’investimen­to e si sarebbe scontrato contro un muro di scuse senza riuscire mai a tornare in possesso del suo denaro. Parti offese che in quelle operazioni che Battagello avrebbe prospettat­o loro come sicure, avrebbero perso i risparmi di una vita. Anche se gli inquirenti sospettano che la somma sia molto più alta e che le vittime siano molte di più. Perché il denaro che l’ex bancario avrebbe ricevuto per quei piani d’investimen­to, sarebbe stato sempre e solo in contanti. Somme quindi non tracciabil­i, molte delle quali frutto degli incassi in «nero» di piccoli imprendito­ri e artigiani che così speravano di farli fruttare. E che oggi faticano a reclamare. Denaro che, secondo l’accusa, il 60enne avrebbe trasferito nei suoi conti o in investimen­ti a suo nome e che, nel tempo, sarebbe sparito. «Io mi fidavo ciecamente di lui. Era una persona affidabile, o meglio così si era presentato – racconta una delle vittime -. Negli anni era diventato un amico, s’interessav­a della famiglia. Con lui si parlava di tutto non solo di titoli e azioni. Per questo gli abbiamo dato il denaro. E gliene abbiamo dato tanto perché i rendiconti erano sempre ottimi». Secondo il racconto delle vittime, il 60enne avrebbe seguito sempre lo stesso schema. Tessere contatti con i clienti, conquistar­ne la fiducia fino a farsi consegnare il denaro per gli investimen­ti usando documenti contraffat­ti. Così avrebbe agito indisturba­to per anni, fino a quando un cliente è andato dai carabinier­i.

Un cliente Mi fidavo ciecamente di lui, negli anni era diventato un amico

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