Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Padova e il test veloce «Noi le sentinelle»
PADOVA Ora non c’è più bisogno di inviare all’Istituto Spallanzani di Roma i campioni di pazienti sospetti per capire se siano stati contagiati o meno dal Coronavirus. Il Laboratorio di Virologia dell’Università di Padova ha elaborato il test in grado di diagnosticarlo. «La Regione ha dato disposizione alle aziende sanitarie venete di inviare a noi i campioni di eventuali casi sospetti», conferma il professor Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia e direttore del laboratorio insediato nell’Azienda ospedaliera di Padova, centro di riferimento regionale.
Come avete messo a punto il test?
«Quattro settimane fa abbiamo cominciato a studiare le prime pubblicazioni scientifiche sul nuovo Coronavirus e sintetizzato il materiale per elaborare il test veloce, disponibile da domenica scorsa. Siamo riusciti a operare così rapidamente grazie al Sistema internazionale di sorveglianza sull’influenza, molto sviluppato e che isola i virus legati a questa malattia nei laboratori sentinella in Medio Oriente, dove c’è una vasta popolazione che favorisce la diffusione dell’infezione. I laboratori sentinella controllano le varianti del virus e aiutano a formulare i vaccini. Già a dicembre erano stati individuati casi atipici di polmonite, sconosciuti, e verso la fine dell’anno è stato segnalato il nuovo Coronavirus, così ci siamo attrezzati».
Qual è stata la procedura?
«Abbiamo sintetizzato pezzi di virus artificiale non infettivi, quindi non pericolosi».
Crisanti Risultato in 2-3 ore. Il test ha una sensibilità molto elevata e rileva l’infezione anche in soggetti che l’abbiano appena contratta
E avete già escluso la presenza del virus in una decina di pazienti, ricoverati e poi dimessi tra Padova e a Verona. Come?
«Si preleva dal paziente un campione biologico con un ispettorato bronchiale o un semplice campione faringeo. Ne viene estratto l’Rna e purificato, in modo da togliere la carica infettiva, per verificare la presenza o meno del virus. Il test, tra i migliori al mondo, evidenzia il materiale genetico del virus».
In quanto tempo?
«In 2-3 ore. Ha una sensibilità elevatissima e rileva l’infezione anche in soggetti che l’abbiano appena contratta».
Anche in persone asintomatiche?
«Potrebbe farlo. La diagnosi tempestiva è fondamentale, anche perché accorcia i tempi di permanenza in ospedale di un caso sospetto e ci consente di risparmiare risorse ed energie. I reparti Infettivi devono rispondere all’emergenza pur continuando a seguire anche gli altri malati. La vera sfida è questa».