Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Danza in rete» Tre mesi di balletto a Vicenza e Schio

La rassegna Un ricco calendario con 51 spettacoli e performanc­e, tante prime nazionali Il circuito «Danza in rete 2020» venerdì porta in scena Silvia Gribaudi

- Collicelli

Dalle grandi compagnie di danza provenient­i da ogni continente, ai talenti emergenti, le nuove creazioni, i linguaggi del contempora­neo. Gli spettacoli di danza escono dai teatri e occupano le piazze. Dagli incontri con i danzatori, ai laboratori per bambini e ragazzi. E tantissime prime nazionali di balletti internazio­nali. C’è tutto questo nel programma del festival «Danza in rete 2020», la rassegna nata dalla sinergia tra la Fondazione teatro comunale Città di Vicenza e l’omologa realtà del Teatro civico di Schio. la manifestaz­ione è alla terza edizione e in tre mesi (fino al 23 aprile prossimo) propone 51 appuntamen­ti tra spettacoli, performanc­e, incontri, laboratori, pure residenze artistiche.

Un calendario ricco di eventi, che nella scorsa stagione ha registrato oltre 10mila presenze di pubblico (+ 20 per cento rispetto alla prima edizione) con 217 artisti che hanno ballato sui palchi di Vicenza e Schio. Ora il calendario riparte con una nuova edizione che venerdì 21 febbraio vedrà salire sul palco del teatro comunale di Vicenza la danzatrice e coreografa torinese Silvia Gribaudi con «Graces»: una performanc­e gioiosa incentrata sull’ideale di bellezza, che sfida i modelli di Antonio Canova e che si interroga su valori come identità, socialità, diversità. Lo spettacolo andrà in scena nella sala Maggiore del teatro di viale Mazzini a Vicenza (alle 20.45), a cui seguiranno poi le esibizioni di compagnie da tutto il mondo. In altri otto appuntamen­ti porteranno nelle due città vicentine due spettacoli in prima nazionale e tre prime regionali: tra queste la «Marie Antoinette» della compagnia francese Malandain Ballet Biarritz (prima nazionale il 4 aprile alle 20.45) o il «Cinderella Tango/Cenere Cenerentol­a» della compagnia vicentina Naturalis Labor (co-produzione del festival il 3 aprile alle 21 al teatro Astra di

Schio).

Ma gli spettacoli della grande danza rappresent­ano solo uno degli 11 filoni nei quali è suddiviso il cartellone di eventi del festival vicentino. Ai grandi nomi, infatti, si affiancano le creazioni del contempora­neo e gli artisti emergenti proposti nell’ambito di «Danza in rete off», che apre i battenti il 28 febbraio prossimo ospitando Nicolas Grimaldi Capitello in «Lost in my (un)stable life» (prima regionale) e «Lost in my (28) days» (prima nazionale), che si esibirà nello spazio Ab23 di Vicenza (contra’ Sant’Ambrogio 23).

Uno sguardo particolar­e la sezione «off» lo punterà sui talenti emergenti nel bacino del mar Mediterran­eo, con le

creazioni del tunisino Hamdi

Dridi («Tu meurs de terre» in

prima regionale il 29 febbraio al teatro Comunale di Vicenza) e del libanese Bassam Abou Diab («Eternal» in prima nazionale all’odeo del Teatro Olimpico), mentre la danza urbana porterà in piazza dei Signori a Vicenza il duo Fabrizio Favale/Le Supplici in «Argon» (4 aprile alle 18) e in piazzetta Garibaldi a Schio gli Spettatori Danzanti con il Collettivo Jennifer rosa in «Qui c’è ora» (19 aprile alle 17). E poi spazio al progetto «Danzare per educare» per i più piccoli e la pratica artistica del «Dance well» per le persone che vivono con il Parkinson. Per info e biglietti: www.festivalda­nzainrete

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Sul palco Molte compagnie internazio­nali hanno scelto Vicenza e Schio per il debutto in Italia

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