Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Quasi primavera e al mercato spuntano asparagi e insalata novella
PADOVA È come se il clima si prendesse gioco di noi. L’inverno è stato caratterizzato da temperature sopra la media e in questi giorni si sono toccate punte di 17 gradi di massima in pianura (tra i 9 e gli 11 gradi in montagna). Non c’è da stupirsi, quindi, se ieri mattina al mercato coperto di Campagna Amica di Padova, in via Vicenza, siano comparsi asparagi, insalata novella e chiocciole di Lozzo Atestino, prodotti che avremmo dovuto vedere in commercio dalla fine di marzo.
«Siamo i primi in Italia a mettere in vendita l’asparago – commenta Paolo Minella, responsabile del settore ortofrutta di Coldiretti Padova – Ai piedi dei Colli Euganei la temperatura del terreno è sensibilmente più elevata, a causa dell’origine vulcanica. Questa caratteristica unita alle temperature sopra la media che stiamo registrando hanno accelerato la maturazione». Il problema non sarebbe tanto quello di avere i prodotti sulle nostre tavole prima del tempo quanto le possibili gelate tra aprile e maggio.
«In caso di bruschi cali della temperatura, come l’anno scorso – continua Minella – Il fiore o il frutticino si “lessano”, cioè marciscono e si perde la produzione. Ma c’è anche il problema degli insetti e delle malattie fungine». Avendo avuto, infatti, un inverno mite gli insetti, primo fra tutti la cimice asiatica che ha causato milioni di euro di perdite lo scorso anno, continuano a riprodursi aumentando in numero mentre l’elevata umidità fa sì che le malattie fungine prolifichino. Solo a Padova si può parlare di circa 80 milioni di euro di danni causati da cimice asiatica e cambiamenti climatici. «Volevamo iniziare alcune sperimentazioni per allontanare la cimice asiatica a metà marzo ma credo cominceremo prima – dice Minella – Anche la mancanza di piogge creerà un problema, soprattutto per mais, soia, barbabietola da zucchero e tutte quelle colture che fino a qualche anno fa riuscivano a crescere solo con l’acqua piovana. Senza acqua non c’è agricoltura e credo dovremo ripensare il modo di coltivare. Alcuni agricoltori hanno già adottato l’irrigazione a goccia, cioè il getto d’acqua mirato, oppure le manichette sotterranee che rilasciano una goccia al secondo proprio sotto le radici della pianta». Nei prossimi giorni è previsto un modesto calo delle temperature con lievi piogge sulle Prealpi e sulle Dolomiti mentre nel resto del Veneto non ci saranno grossi cambiamenti.
Minella (Coldiretti) Senza acqua non c’è agricoltura e credo dovremo ripensare il nostro modo di coltivare alla luce di questo clima