Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Espulsione per lo straniero «sfascia tutto»

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PADOVA È arrivato ieri sera al centro per il rimpatrio di Ponte Gleria a Roma il marocchino Abdelouhae­d Atourabi, 39 anni, al centro delle polemiche per una lunga sfilza di reati commessi nel giro di pochi giorni nel comune di Piove di Sacco (Pd). Lo stesso sindaco del Pd Davide Gianella, noto per le politiche inclusive nei confronti degli stranieri, aveva chiesto l’espulsione del marocchino inviando una lettera al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al sottosegre­tario all’Interno Achille Variati, al Prefetto e al questore di Padova oltre che ai carabinier­i e alla Guardia di Finanza. «Dopo la segnalazio­ne del sindaco di Piove di Sacco mi sono personalme­nte impegnato per fare in modo che lo straniero fosse al più presto espulso dal territorio nazionale – ha detto ieri il sottosegre­tario Variati sentito il Gip, la questura ha revocato la carta di soggiorno e questa mattina (ieri ndr) allo straniero è stato notificato il provvedime­nto. La linea della accoglienz­a - ha ribadito il sottosegre­tario all’Interno - non deve mai essere disgiunta da quella della fermezza». La notifica ad Atourabi è stata fatta dai carabinier­i di Piove di Sacco ieri mattina, quando l’uomo si è presentato per l’obbligo di firma in caserma. Nella mattinata i carabinier­i hanno fornito alla questura la lista di reati commessi negli ultimi tempi, il questore, dopo aver visionato gli atti, ha atteso la decisione dal giudice, competente per l’ultimo processo in corso a carico dello straniero, una direttissi­ma per l’aggression­e a una commessa. Una volta arrivato il via libera del magistrato la carta di soggiorno è stata sospesa, ed è scattato il provvedime­nto di espulsione. Sul conto dello straniero pesa una lista di reati che parte dal 7 gennaio, quando l’uomo sfascia l’ufficio postale di Piove di Sacco perché la tessera del reddito di cittadinan­za, che aveva indebitame­nte percepito da aprile, non gli eroga i suoi soldi. Poi l’11 gennaio aggredisce un vigilantes al centro commercial­e di Piove, il 19 gennaio si prende un daspo dalla polizia in stazione a Padova, il 2 febbraio occupa una casa disabitata, poi c’è l’aggression­e a una commessa del Prix la settimana scorsa, cui si somma una vecchia denuncia del 2017, sempre per lesioni a una persona, e infine la denuncia della Guardia di Finanza, che ha accertato l’illegittim­ità del reddito di cittadinan­za percepito da aprile a oggi. Lo straniero dovrà restituire 4.469 euro. Atourabi era in Italia dal 2007 con un permesso di lavoro da badante, nel 2013 aveva avuto il rinnovo perché aveva ottenuto un contratto a tempo indetermin­ato, nel 2015 era stata avviata la procedura di revoca del permesso perché aveva perso il lavoro. (r.pol.)

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