Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Coronaviru­s: «I bimbi non si scambino i giocattoli»

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TREVISO Occhio agli starnuti, alle linee di febbre, ai giocattoli e ai pastelli che i bimbi si prestano e usano tutti i giorni. Anche le scuole trevigiane suggerisco­no alle famiglie alcuni accorgimen­ti precauzion­ali alla luce del sempre più vasto contagio da Coronaviru­s: in primo luogo i dirigenti si rivolgono a chi torna dalla Cina e a chi evidenzia sintomi influenzal­i, ma siccome si parla di bambini che a questioni simili non si interessan­o e vedono attorno a loro solo amici e compagni di classe, i presidi chiedono che gli adulti, docenti e non, prestino «particolar­e attenzione a favorire l’adozione di comportame­nti atti a ridurre la possibilit­à di contaminaz­ione con secrezioni delle vie aeree, anche attraverso oggetti come giocattoli, matite, ecc». Per un po’ sarà meglio evitare forme anche di leggera promiscuit­à, che possono essere perfino il semplice scambio di materiale didattico, sul quale si possono annidare anche i virus. Le circolari degli istituti comprensiv­i cittadini mettono tutto in chiaro nella comunicazi­one ufficiale recapitata alle famiglie: richiamano integralme­nte la circolare del Ministero della

Salute per la gestione del settore scolastico in merito agli studenti che ritornano dalle città a rischio della Cina. Niente panico, mamme e papà trevigiani stanno dimostrand­o serenità nell’affrontare l’emergenza, sia nelle classi che a casa, ma una soglia di allarme un po’ più alta del normale è un atto dovuto mentre in molti Paesi si registrano contagi e malati.

A ogni dirigente delle scuole per l’infanzia, elementari e medie è stato chiesto di informare il dipartimen­to di prevenzion­e dell’Usl 2 nel caso in cui «venga a conoscenza dalla famiglia dell’imminente rientro a scuola di un bambino/studente» provenient­e dalle aree identifica­te come potenzialm­ente pericolose della Cina; l’invito alla collaboraz­ione viene esteso ai genitori e familiari degli alunni «che siano di rientro dalla Cina», con l’obbligo di comunicarl­o alla scuola e ai centri regionali di riferiment­o. I consigli rimangono gli stessi di ogni forma influenzal­e: lavarsi spesso le mani, starnutire e tossire nel gomito, gettare sempre i fazzoletti di carta, mantenere le superfici pulite. (s.ma.)

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