Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Infrastrut­ture, è duello Poli contro in Provincia Oggi voto per il Consiglio, alle urne solo gli eletti nei Comuni

- Moreno Gioli

BELLUNO A 27, fortissima­mente A27. Almeno fino a Tai. E poi più su, fino a Lienz, in autostrada o con una strada a scorriment­o veloce. È l’appello lanciato ai futuri consiglier­i provincial­i dai gruppi di opposizion­e nel comune di Belluno. Per Paolo Gamba («Belluno è di tutti»), Franco Roccon («Civiltà bellunese») e Raffaele Addamiano («Obiettivo Belluno»), col supporto della sezione provincial­e della Lega, le infrastrut­ture sono il tema principale della futura programmaz­ione territoria­le.

Oggi solo i consiglier­i comunali dei 61 municipi bellunesi voteranno per la nuova assise di Palazzo Piloni (non per il presidente, con Roberto Padrin ancora in carica per altri due anni). Sul sito web dell’ente tutti i candidati di «Provincia Comune-Belluno 2030» (centrosini­stra) e di «Progetto Dolomiti» (centrodest­ra).

«Nel programma elettorale del centrosini­stra c’è “No” all’autostrada. E le infrastrut­ture sono in ultima pagina» dicono dalle minoranze di Palazzo Rosso. «Lo sbocco a nord è fondamenta­le — continua Gamba — e l’autostrada fino a Tai è prevista anche nel Ptcp (il Piano territoria­le di coordiname­nto provincial­e, Ndr) votato nel 2009 dalla giunta provincial­e Reolon, ratificato da Bottacin nel 2010 e poi adottato anche dalla Regione. Ora cosa vogliamo? Ricomincia­re da capo per fare contenti gli ambientali­sti?».

Toccherà a Padrin la quadratura del cerchio. Ecumenismo o contrappos­izione? Da questo dipenderà il futuro assetto del consiglio provincial­e. «Il programma andrebbe stilato dopo — attacca il giovane coordinato­re cittadino della Lega, Paolo Luciani — ragionando tutti insieme. Per questo il centrodest­ra non ha depositato nulla. Ci auguriamo che, in caso di vittoria del centrosini­stra, Padrin non si appiattisc­a sul loro programma, altrimenti trarremo le nostre conclusion­i». Tradotto, i consiglier­i di centrodest­ra eletti potrebbero non accettare le eventuali deleghe.

Sul tema infrastrut­turale amplia il discorso l’assessore all’Urbanistic­a di Cortina, Benedetto Gaffarini, candidato nella lista provincial­e. «Cortina nel prossimo futuro sarà traino per il resto della provincia. Il tema della viabilità è centrale. Bisogna migliorare le arterie esistenti, a cominciare dall’Alemagna. Lo sbocco a nord è importante, ma occorre equilibrio nelle scelte e attenzione alla sostenibil­ità. Cortina è area turistica e delicata. Una strada di scorriment­o veloce non potrebbe passare qui».

Per Gaffarini il modello è quello altoatesin­o. «Nelle arterie ad uso turistico possono transitare solo i mezzi trasporto merci con origine e destinazio­ne locale. Per le nostre Statali dovremmo fare lo stesso». E qual è il ruolo del Comune capoluogo? «Come sempre il sindaco Massaro ha scelto di non incidere, delegando il ruolo di candidato ad un consiglier­e senza ruoli particolar­i (Walter Cibien, Ndr) — attaccano le minoranze – Avrebbe dovuto metterci la faccia per ribadire il ruolo centrale della città nella programmaz­ione provincial­e».

Però nemmeno la lista di centrodest­ra ha consiglier­i del capoluogo. «Ci siamo rimasti male — ammette Gamba — Ma capiamo che queste sono decisioni a livello di partito».

Cambio d’aria «Listone» unico l’altra volta, ora centrosini­stra e centrodest­ra divisi

Sbocco a nord Prioritari­o per Lega e compagni, meno per lo schieramen­to contrappos­to

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Sopra il logo della lista di centrosini­stra, sotto quello del centrodest­ra I candidati sul sito web dell’ente
Palazzo Piloni, la sfida Sopra il logo della lista di centrosini­stra, sotto quello del centrodest­ra I candidati sul sito web dell’ente
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