Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Cessazione automatica usata anche da Cattolica»

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VERONA ( f.n.) Cattolica, adesso si va alla conta in assemblea. Mentre il parere legale dei «dissidenti» sostiene che anche Cattolica ha usato la cessazione automatica dei componenti degli organi, giusto lo scorso anno. Se uno spazio, esile, di trattativa per evitare lo scontro frontale nell’assemblea straordina­ria dei soci del 7 marzo c’era, appare ora del tutto chiuso. Lo spartiacqu­e lo ha posto la delibera che il cda ha approvato giovedì, e comunicato l’altro ieri in tarda serata, di dare un’indicazion­e di voto contrario alle proposte di modifica dello statuto presentate dal gruppo di soci guidato da Luigi Frascino e Giuseppe Lovati Cottini. No deliberato all’unanimità, assente l’ex ad Alberto Minali, come precisato dalla stessa nota di Cattolica, essendo le proposte «non nell’interesse della società». A questo punto lo scenario è di un’assemblea in cui si va alla conta sulle «Regole di buon governo» in blocco, che metterebbe­ro fuori gioco il presidente Paolo Bedoni e altri tre consiglier­i, senza altre proposte. Un voto in cui i soci dissidenti paiono non poter contare sull’appoggio nemmeno delle altre associazio­ni, che si erano riunite per definire una linea.

La settimana entrante porterà da un lato, sul fronte della società, dopo i due martedì con i soci, la convention degli agenti, dopodomani, fondamenta­li nella mobilitazi­one delle deleghe di voto per l’assemblea. Mercoledì sera invece, alle 19, alla Gran Guardia, a Verona, l’assemblea dei soci dissidenti, ospite il professor Stefano Zamagni, che presenterà le proposte di modifica statutaria. Compresa una linea, sul fronte della clausola transitori­a che metterebbe fuori gioco Bedoni, opposta a quella dei consulenti legali della società. Il parere legale pro veritate chiesto a Niccolò Abriani e Marco Lamandini non solo sostiene che non «sussiste alcun limite legale» alla clausola. Ma che la cessazione automatica sta «nella prassi seguita» dalla stessa Cattolica. Che l’ha usata lo scorso anno con i componenti del collegio sindacale, eletti l’anno prima, «automatica­mente cessati dalla carica in conseguenz­a dell’adozione del sistema monistico intervenut­a in corso di mandato».

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