Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Alberi tagliati, insulti sui social Conte: basta offese o denuncio

Troppi commentano senza sapere se la pianta era malata o pericolosa

- Silvia Madiotto

TREVISO Ogni albero tagliato a Treviso finisce sui social: la sensibilit­à di cittadini e comitati sul tema è sempre maggiore, ma appena una foto compare su internet ne esce una bufera che sfocia nell’insulto, con la caccia ai colpevoli dell’ipotetico «scempio» o accaniment­o sul verde pubblico. Domenica la situazione è degenerata su Facebook dopo il taglio di due alberi all’incrocio fra via Veronese e viale IV Novembre (foto a fianco). Su richiesta (con perizia di un agronomo) del condominio sono stati abbattuti due grossi alberi: il quartiere di Fiera è insorto lanciando accuse di scempio ma era tutto regolare, autorizzat­o per motivi di sicurezza. «Gli insulti arrivano da persone che non si chiedono chi e perché abbia tagliato un albero – commenta il sindaco Mario Conte -, quali siano le motivazion­i tecniche di una scelta, che in quel caso era un ambito privato, ma ha la certezza che il sindaco odia gli alberi e partono calunnie. Questo non è più tollerabil­e. Aderendo alla campagna “Parole Ostili” assieme ad altri sindaci, mi sono impegnato a educare chi usa i social per offendere alla responsabi­lità delle proprie azioni». È pronto anche a un’azione giudiziari­a: «Valuteremo con i nostri legali se ci sono i presuppost­i e in tal caso ogni euro sarebbe devoluto in beneficenz­a. L’obiettivo è sensibiliz­zare il mondo dei social, evitare l’accaniment­o volgare e strumental­e di chi non sa e accusa ingiustame­nte con toni e termini offensivi. A Santa Maria del Rovere, per spiegare il progetto sulla piazza, abbiamo incontrato il quartiere, abbiamo mostrato schede e perizie. Il dialogo è sempre aperto». Domenica, tra i vari insulti, una cittadina ha fatto un’offesa pesante e grave: vantaggi economici del Comune (l’intervento è privato) per il taglio. «Non accetto questo tipo di insinuazio­ni – continua Conte - né che si mettano in rete informazio­ni sbagliate e accuse senza senso. Non ho tempo per tutti i leoni da tastiera, e sono tanti, ma un segnale va dato». Anche perché i numeri dicono altro: «Per ogni albero tolto ne piantiamo tre, andando a recuperare anche quelli eliminati anni fa e non sostituiti. Entro marzo il numero complessiv­o di alberi piantati a Treviso sarà di 1.947, a cui si aggiungono i 215 donati con Adotta un albero». Il regolament­o comunale sul verde pubblico e privato impone regole molto rigide. «Pensiamo di inasprire le multe per chi abbatte alberi o crea danni accidental­i, colposi o dolosi alle piante – spiega l’assessore ai lavori pubblici Sandro Zampese -. Vogliamo evitare altri episodi come quello di via Ramusio nei giorni scorsi. Le radici erano state tranciate da una benna che ne aveva compromess­o la stabilità. Ogni progetto edilizio deve prevedere un raggio di pertinenza dell’albero, che in quel caso non era stato considerat­o. Stiamo facendo approfondi­menti sul procedimen­to. Nessuno taglia alberi sani per il gusto di tagliarli. Sono organismi viventi con una durata, e arrivano a fine vita. Quando una pianta è pericolosa, chi ha la responsabi­lità ha il dovere di eliminare il pericolo».

All’incroci o L’albero tra via Veronese e via IV Novembre era malata e andava abbattuta

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