Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Alberi tagliati, insulti sui social Conte: basta offese o denuncio
Troppi commentano senza sapere se la pianta era malata o pericolosa
TREVISO Ogni albero tagliato a Treviso finisce sui social: la sensibilità di cittadini e comitati sul tema è sempre maggiore, ma appena una foto compare su internet ne esce una bufera che sfocia nell’insulto, con la caccia ai colpevoli dell’ipotetico «scempio» o accanimento sul verde pubblico. Domenica la situazione è degenerata su Facebook dopo il taglio di due alberi all’incrocio fra via Veronese e viale IV Novembre (foto a fianco). Su richiesta (con perizia di un agronomo) del condominio sono stati abbattuti due grossi alberi: il quartiere di Fiera è insorto lanciando accuse di scempio ma era tutto regolare, autorizzato per motivi di sicurezza. «Gli insulti arrivano da persone che non si chiedono chi e perché abbia tagliato un albero – commenta il sindaco Mario Conte -, quali siano le motivazioni tecniche di una scelta, che in quel caso era un ambito privato, ma ha la certezza che il sindaco odia gli alberi e partono calunnie. Questo non è più tollerabile. Aderendo alla campagna “Parole Ostili” assieme ad altri sindaci, mi sono impegnato a educare chi usa i social per offendere alla responsabilità delle proprie azioni». È pronto anche a un’azione giudiziaria: «Valuteremo con i nostri legali se ci sono i presupposti e in tal caso ogni euro sarebbe devoluto in beneficenza. L’obiettivo è sensibilizzare il mondo dei social, evitare l’accanimento volgare e strumentale di chi non sa e accusa ingiustamente con toni e termini offensivi. A Santa Maria del Rovere, per spiegare il progetto sulla piazza, abbiamo incontrato il quartiere, abbiamo mostrato schede e perizie. Il dialogo è sempre aperto». Domenica, tra i vari insulti, una cittadina ha fatto un’offesa pesante e grave: vantaggi economici del Comune (l’intervento è privato) per il taglio. «Non accetto questo tipo di insinuazioni – continua Conte - né che si mettano in rete informazioni sbagliate e accuse senza senso. Non ho tempo per tutti i leoni da tastiera, e sono tanti, ma un segnale va dato». Anche perché i numeri dicono altro: «Per ogni albero tolto ne piantiamo tre, andando a recuperare anche quelli eliminati anni fa e non sostituiti. Entro marzo il numero complessivo di alberi piantati a Treviso sarà di 1.947, a cui si aggiungono i 215 donati con Adotta un albero». Il regolamento comunale sul verde pubblico e privato impone regole molto rigide. «Pensiamo di inasprire le multe per chi abbatte alberi o crea danni accidentali, colposi o dolosi alle piante – spiega l’assessore ai lavori pubblici Sandro Zampese -. Vogliamo evitare altri episodi come quello di via Ramusio nei giorni scorsi. Le radici erano state tranciate da una benna che ne aveva compromesso la stabilità. Ogni progetto edilizio deve prevedere un raggio di pertinenza dell’albero, che in quel caso non era stato considerato. Stiamo facendo approfondimenti sul procedimento. Nessuno taglia alberi sani per il gusto di tagliarli. Sono organismi viventi con una durata, e arrivano a fine vita. Quando una pianta è pericolosa, chi ha la responsabilità ha il dovere di eliminare il pericolo».
All’incroci o L’albero tra via Veronese e via IV Novembre era malata e andava abbattuta