Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Borgo Piave, mai più allagament­i Maxi-cantiere alle ex concerie Colle

- M. G.

BELLUNO Borgo Piave, mai più allagament­i. Arrivano 310 mila euro dai fondi «post–Vaia» per mettere in sicurezza idraulica l’area delle ex concerie «Colle» nel quartiere a ridosso del Piave duramente colpito dall’alluvione di fine ottobre 2018. Plaude l’amministra­zione cittadina. Spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Biagio Giannone: «Realizzere­mo una vasca di collegamen­to con la rete fognaria esistente, per scaricare le acque del Piave in caso di piena e impedire così gli allagament­i».

L’intervento prevede la realizzazi­one di un sistema di sollevamen­to dell’acqua «a scolo alternato con sifone a cavaliere d’argine»: un tipo di sifone usato per aggirare gli ostacoli derivanti dall’argine di un fiume, posizionan­do una condotta che «scavalca» l’argine per poi ridiscende­re e gettarsi nel corso d’acqua. Verrà poi installata una pompa che avvia il movimento dell’acqua dal bacino verso il fiume, dopodiché il flusso d’acqua continuerà autonomame­nte.

L’impianto servirà un bacino di 6,45 ettari, compreso tra le vie Dell’Anta, Lungarno, Caduti del Ponte di San Felice, Uniera dei Zater fino all’intersezio­ne con via San Nicolò e la sponda destra del Piave e dell’Ardo. «Un risultato frutto del gioco di squadra tra il Comune di Belluno e la Regione — sottolinea il sindaco Jacopo Massaro — che ha recepito le richieste del capoluogo dopo Vaia».

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