Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il sindaco farmacista «Servono mascherine I bar? Non sono gestiti da cinesi»
Giuliano Martini è «farmacista, pilota e sindaco di Vo’ (pro tempore)». Lo scrive, con apprezzabile ironia, sulla propria copertina di Facebook. Da ieri sera, però, l’ultraleggero è l’ultimo dei pensieri per il primo cittadino, perché Martini deve pilotare il pesantissimo allarme divampato con la notizia di due compaesani positivi al test per il coronavirus. I primi casi in Veneto sono toccati a questo sindaco, civico di centrodestra, che ha in mano la salute e le 3.305 vite degli abitanti di Vo’: «Abbiamo fatto chiudere le scuole del paese e abbiamo chiuso due locali...»
Fino a quando resteranno in vigore i provvedimenti?
«Si tratta di chiusure fino a data da destinarsi».
Tanto per le scuole quanto per i due locali?
«Sì».
I locali di cui si discute sono due bar?
«Sì, due bar».
Gestiti da cinesi?
«Gestiti da italiani»
Può spiegare il senso del provvedimento? Ritenete che siano focolai della malattia per quale motivo? Le due persone risultate positive al virus li frequentavano?
«Sì, esatto».
Lei li conosce. Si parla di due pensionati, non una coppia ma due amici: è corretto?
«Sì, giusto».
E queste persone frequentavano i bar per passare il tempo con gli amici? Si parla di due persone dedite al gioco delle carte: è un’informazione corretta?
«Sì, esatto. Due pensionati, due amici, che passavano il tempo con gli amici e giocando a carte».
Dunque come sarebbe avvenuto il contagio? Ipotizzate contatti con qualche esponente della comunità cinese che viva o frequenti la zona? Avevano qualche contatto particolare con cinesi, che lei sappia?
«Non mi risulta che avessero particolari contatti con persone della Cina. Di cinesi, per
altro, qui in paese, nei locali ne passano davvero pochi...».
Che idea si è fatto?
«Penso che non ci siano stati contatti tra i due pensionati e persone cinesi...».
Quindi da dove pensa possa essere arrivato il contatto con il virus?
«Cercheremo di capire chi possa essere stato il portatore. Al momento non lo so».
Sindaco, lei è anche il farmacista di Vo’ Euganeo. Qualcuno dei suoi paesani che abbiamo contattato ha fatto riferimento all’esiguità del numero di mascherine protettive disponibili. Mascherine ne avete?
«Poche».
Qualcuno ve le ha già chieste?
«Sì, le hanno chieste».
Quindi, cosa pensate di fare?
«Stiamo aspettando i protocolli dell’Usl. Ora, mi scusi, ma devo assolutamente lasciarla. Ho un lavoro da fare».