Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Esportavan­o la tecnica degli assalti ai bancomat: estradati

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TREVISO A cinque mesi dalla richiesta di estradizio­ne, la corte d’appello di Venezia ha concesso l’autorizzaz­ione: ieri Radames Major, Gjarvis Major e Maurizio Bruseghin sono stati consegnati alla polizia belga all’aeroporto di Milano Malpensa. Da lì sono stati imbarcati su un volo che li ha portati in Belgio dove da ieri sera sono reclusi in carcere con l’accusa di associazio­ne a delinquere per reati contro il patrimonio commessi con armi ed esplosivi. I due avrebbero esportato la tecnica, ormai molto rodata in Italia, degli assalti ai bancomat con marmotte esplosive. Si tratta della cellula trevigiana di giostrai in trasferta, della banda arrestata a settembre dai carabinier­i del nucleo investigat­ivo di Treviso per una serie di colpi messi a segno nel

Triveneto ai danni di uffici postali e banche, con un bottino di 600 mila euro. A guidarli, secondo gli inquirenti, c’era proprio Radames Major il capo clan noto anche come «Mario l’egiziano» con un passato nella Mala del Brenta e che quando è stato arrestato era uscito da poco dal carcere dopo aver scontato una pena di 20 anni per aver fatto parte di una banda che ha messo e segno e tentato 19 sequestri di persona, tra i quali anche quello, fallito, a Luciano Benetton. Radames è il padre di Manuel, il 33enne ucciso nel 2017, a colpi di pistola da un vigilantes mentre fuggiva dopo un tentato assalto al bancomat. Con lui il genero Jody Garbin. considerat­o «l’artificier­e» per la sua esperienza nel preparare le marmotte, e suo fratello Jhonny Garbin che saranno estradati al termine del giudizio di primo grado. Insieme ai carabinier­i trevigiani, su di loro, indagava da mesi il giudice istruttore del tribunale di prima istanza della provincia di Hainaut, divisione di Charleroi. Gli inquirenti italiani e belgi hanno quindi collaborat­o, delineando consentend­o in contempora­nea l’arresto in Italia e in Belgio di ben 11 soggetti tra i quali una donna. Sette gli indagati italiani, in cella sono finiti anche Emanuele Garbin e Majcol Major. (m.cit.)

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