Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Maxi rissa in piazza, otto denunciati
Treviso, sono i protagonisti del parapiglia dell’11 febbraio. Due sono minorenni
TREVISO Otto giovani. Tanti sono stati identificati e denunciati per la violenta rissa scoppiata l’11 febbraio in piazza Borsa nei pressi del Pam. L’indagine condotta dai carabinieri di Treviso ha incastrato un marocchino di 32 anni (già «espulso» dalla città), un ucraino 24enne, un brasiliano di 19 anni, un coetaneo pugliese, un 18enne marocchino e tre trevigiani di 15, 17 e 18 anni. Nella rissa erano rimasti feriti lievemente il 15enne ed il 17enne.
TREVISO Sono stati tutti identificati e denunciati i protagonisti della violenta rissa che, martedì 11 febbraio, è scoppiata davanti alla Camera di Commercio di Treviso. In otto dovranno rispondere di rissa. Si tratta di giovani italiani e stranieri di età diverse che, nel parapiglia generale, hanno picchiato e sono stati picchiati.
A identificarli sono stati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Treviso guidati dal tenente Andrea Caminiti. Sono un 32enne marocchino, un ucraino 24enne, un brasiliano di 19 anni, un coetaneo di origine pugliese, un 18enne marocchino e tre trevigiani di 15, 17 e 18 anni. Tra loro anche gli unici due che, feriti, si erano presentati in Pronto Soccorso, cioè il 15enne e il 17enne che aveva riportato anche ferite da taglio, fortunatamente solo superficiali.
A impugnare il coltello, dalla lama di 5 centimetri ritrovato in piazza Borsa, sarebbe stato il 19enne brasiliano. Il 32enne era già destinatario di un divieto di ritorno nel comune di Treviso, emesso nel 2017. A incastrarli sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate all’interno del supermercato Pam di via Zorzetto e in piazza Borsa nonché i video ripresi con i cellulari da alcuni cittadini che hanno assistito increduli alla rissa.
È proprio nel negozio di alimentari che, in pieno pomeriggio, si sono incrociate le due bande. Cosa abbia scatenato il parapiglia non è ancora chiaro. Probabilmente qualche parola di troppo, volata tra due gruppi rivali e che avrebbe acceso subito gli animi. La lite è iniziata nel supermercato dove i protagonisti si sono però limitati agli insulti. Ma è stata questione di attimi: appena sono usciti, raggiunta piazza Borsa, i due gruppi si sono fronteggiati di nuovo ed è scoppiato il parapiglia. Gli otto giovani si sono lanciati in un tutti contro tutti, con calci e pugni fino a quando è comparso il coltello, con il quale è rimasto ferito il 17enne.
I testimoni avevano riferito di scene agghiaccianti, con ragazzi sporchi di sangue, a terra, colpiti dagli altri. A nulla era servito il tentativo di alcuni passanti di dividere i litiganti. Solo quando si sono sentite le sirene delle pattuglie dei carabinieri, sono scappati tutti. Le indagini sono partite subito e tutti i responsabili sono stati identificati e denunciati.
Un segnale importante per le bande di sbandati che, da tempo ormai, gravitano nel centro della città, spadroneggiando con comportamenti violenti e fuori legge. Sui quali si è alzato il livello di attenzione delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale che oggi plaude al lavoro dei carabinieri: «È grazie al lavoro costante e alla sinergia con la quale le forze dell’ordine lavorano - commenta il sindaco Mario Conte -, oltre che all’impianto di videosorveglianza, se siamo arrivati a questo importante risultato. Denunciarli anche per dimostrare ai cittadini che, anche se purtroppo questi fatti accadono, i responsabili vengono assicurati alla giustizia».
Il primo cittadino ha poi annunciato che attiverà verifiche sui denunciati: «Valuteremo chi sono, cercando dove possibile di coinvolgere le famiglie per risolvere il problema alla radice».