Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Venezia, il Pd sceglie Baretta per sfidare Brugnaro

Treviso riparte semidesert­a. Progetto online «per evitare contagi». Madona Granda, arrivate 4 mila mascherine

- Di Monica Zicchiero

VENEZIA Sarà il sottosegre­tario Pier Paolo Baretta (Pd) a sfidare Brugnaro per il Comune di Venezia.

TREVISO Un po’ surreale, un po’ apocalitti­co, sicurament­e insolito. Per alcuni trevigiani preoccupan­te, per altri esagerato (che sempre ci si schiera, alla ricerca di una chiacchier­a o di una risposta alle tantissime domande che girano da giorni). Ieri mattina una provincia senza casi di contagio ha visto il suo capoluogo bloccarsi in via preventiva perché non si sa mai, quel Coronaviru­s è un nemico piccolo e insidioso, chissà dove si nasconde adesso. Supermerca­ti presi d’assalto e traffico piacevolme­nte scorrevole, code dimezzate al pronto soccorso, ingressi contingent­ati in anagrafe a Palazzo Rinaldi, ristorator­i e commercian­ti dubbiosi perché i dipendenti non vogliono andare al lavoro, bambini orfani del Carnevale che, con le scuole chiuse, passeggian­o tenendo per mano i nonni. Conversazi­oni a tema unico che passano dallo scientific­o alla suggestion­e per arrivare al pericoloso complottis­mo e al panico da contagio, sui quali medici e istituzion­i cercano di mettere un lucido freno.

Il fronte più delicato è sicurament­e quello sanitario e in prima linea ci sono i farmacisti e i medici di famiglia. Sono loro i contatti diretti dei cittadini, coloro ai quali chiedere consigli su come affrontare un periodo emotivamen­te e fisicament­e difficile. Ieri mattina, nei quartieri e in centro, le mascherine protettive e gli igienizzan­ti (tipo Amuchina) erano praticamen­te introvabil­i: alcune farmacie hanno esposto un cartello in vetrina per fermare i clienti all’uscio, era inutile anche solo chiedere; i rifornimen­ti, già ordinati, arriverann­o mercoledì. Ma c’è anche chi si è mosso diversamen­te: in piazza Santa Maria Maggiore la farmacia è riuscita ad acquistare 500 confezioni di disinfetta­nte per le mani e 4.300 mascherine protettive muovendosi in autonomia per trovare una soluzione alle tante richieste. Ma la categoria è in subbuglio: «Noi che siamo il front office di chi ha tosse e sintomi influenzal­i, non siamo stati coinvolti nella gestione dell’emergenza spiega il presidente di Farmacieun­ite Franco Muschietti -. Ho scritto al ministro della Salute: siamo disponibil­i a collaborar­e. Considerat­o il frequente contatto con l’utenza, chiediamo di essere dotati di kit di prevenzion­e e certifigi cati idonei a seguire le linee guida».

I medici di medicina generale di Treviso invece hanno lanciato un progetto in rete, un portale con videochiam­ate e schede tecniche per una comunicazi­one rapida, sicura e in pieno rispetto della riduzione dei rischi di contagio. «Atlasmedic­a» è stato messo gratuitame­nte a disposizio­ne di tutti i colleghi del Veneto auspicando che sia d’aiuto sia per i medici che per i pazienti. L’hanno presentato ieri il presidente della Fimmg Brunello Gorini e il vicepresid­ente LuiFaggian. «I telefoni sono bollenti in questi giorni, si lavora a ogni ora del giorno – spiega Gorini -. Anche i pensionati sono tornati a disposizio­ne per questo evento eccezional­e». Il videoconsu­lto riduce le uscite dei pazienti con sintomi, che possono essere invitati negli studi medici nelle ore di minore affluenza per una visita in totale sicurezza.

Ognuno cerca di rendersi utile per la propria categoria e per gli altri perché di giornate straordina­rie come quella di ieri non se ne erano mai viste.

Quello che non si frena, a Treviso, è il giro delle «ombre». È vero che la clientela non era quella dei grandi pienoni, ieri, ma un aperitivo non si nega a nessuno (che non sia già a casa malato). «Con un bicchiere di vino bianco al giorno si sconfigge anche il Coronaviru­s» diceva ieri un oste del centro, di quelli che la sanno lunga e che non avevano mai visto la città svuotarsi per un sospetto di pandemia. La prima giornata è trascorsa così, un po’ tesa. Ma c’è un’intera settimana da gestire.

 Brunello Telefoni bollenti, tornati al lavoro anche i dottori in pensione

 Muschietti Siamo noi il primo fronte per la gente, ma le istituzion­i ci hanno ignorato

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Rifornita La farmacia di Madona Granda, dove il titolare ha acquistato maschere e igienizzan­ti

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