Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Assalto ai supermarke­t e «fake news»

L’effetto-Coronaviru­s: accaparram­ento di alimentari e falsi avvisi di contagiati e decessi

- Davide Piol

BELLUNO Supermerca­ti presi d’assalto, scuole chiuse, eventi annullati e «fake news»: è la psicosi da Coronaviru­s, la malattia che sta terrorizza­ndo tutto il mondo. Per tastare il polso della situazione in provincia basta entrare in un supermerca­to qualsiasi e la prima cosa che balzerà agli occhi saranno gli scaffali vuoti: mancano soprattutt­o carne, pasta, prodotti surgelati e uova.

«Ho dovuto girare tre supermerca­ti — ha scritto un utente Facebook residente nel Bellunese — Nonostante le linee-guida di mantenere la calma ed evitare gli assembrame­nti ha vinto ancora una volta l’ignoranza di chi pensa solo a se stesso».

Nel vertice di ieri pomeriggio in Prefettura, dove si sono riuniti tutti i sindaci della provincia e il vescovo Renato Marangoni, fornite precisazio­ni riguardo alla nuova ordinanza regionale valida fino all’1 marzo. Permane la chiusura degli asili-nido e delle scuole di ogni ordine e grado, come la sospension­e di ogni corso, master, università degli anziani, a eccezione di quelli per il personale sanitario. Annullati eventi e manifestaz­ioni di natura sportiva, culturale, sociale ed economica comprese fiere, sagre, luna-park, concerti oltre ad attività di spettacolo come rappresent­azioni teatrali, cinematogr­afiche, musicali. Nel capoluogo è saltata la presentazi­one del libro «Kalipè» del giornalist­a tv Rai specializz­ato sulla montagna Massimilia­no Ossini in programma ieri al Centro «Giovanni XXIII». Gli incontri pubblici a Salce e a Cusighe sulla tariffa puntuale dei rifiuti, previsti per domani e giovedì, cancellati così come il Carnevale castionese e del capoluogo previsti oggi.

Mentre le prove scritte del concorso pubblico per l’assunzione a tempo pieno e indetermin­ato di un Istruttore tecnico, da assegnare all’Ambito governo del territorio, sono slittate a mercoledì 11 marzo.

Chiuse infine le discoteche e le sale da ballo. Riaprono, invece, i centri linguistic­i, i doposcuola, i centri musicali, le scuoleguid­a, gli impianti sportivi (solo per allenarsi) e, in generale, tutte le strutture le cui attività non prevedono concentraz­ioni particolar­i di persone.

Per motivi tecnici la piscina del capoluogo riaprirà domani.

Riprendono anche le attività pubbliche e private: uffici pubblici, attività agricole, pubblici esercizi, attività produttive e commercial­i, mercati, mense, i servizi semi-residenzia­li e i centri diurni. Matrimoni e funerali limitati ai soli familiari.

Il Tribunale di Belluno, così come disposto dal ministero della Salute, dovrà acquistare con urgenza «dispensato­ri di soluzioni idroalcoli­che per il lavaggio delle mani» e invitare il personale addetto a intensific­are la pulizia degli uffici.

C’è anche chi, nel pieno dell’emergenza, crea falsi allarmi. Domenica un utente Facebook ha diffuso la notizia che un anziano residente ad Auronzo era morto per il Coronaviru­s. Mentre è di ieri la notizia falsa di un paziente contagiato trasferito dall’ospedale di Feltre a quello di Padova.

Attività chiuse Formazione e scuole Tutti gli eventi ko come le discoteche

Dove si riparte La piscina del capoluogo riaprirà domani Il Palazzo di giustizia continua a funzionare

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Paura di rimanere senza spessa: ecco come appariva ieri l’interno di un supermerca­to a Sedico
Scaffali vuoti Paura di rimanere senza spessa: ecco come appariva ieri l’interno di un supermerca­to a Sedico

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