Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Zuccon, le fotografie di Treviso sbarcano negli Usa

L’artista trevigiano sbarca negli Usa con i suoi scatti della Marca

- Coltro

Pare che negli Stati Uniti stia prendendo piede la moda di fare calendari lunghi un anno e mezzo. Sarà per risparmiar­e, sarà perché l’ottimismo yankee vuole prolungars­i, o per mettere a fuoco un futuro ulteriore. Anche per questo un fotografo trevigiano va alla conquista degli States: un suo calendario è già in libreria a Miami, questo tradiziona­le di dodici mesi, ma il prossimo avrà 18 foto, e tutte di Treviso. Ma c’è un mercato? A Miami sanno che esiste un angolo delizioso della vecchia Europa chiamato Treviso? Antonio Zuccon, il fotografo, giura di sì, e ci crede anche l’editore/stampatore Eurocrom 4 di Villorba, che non si accontenta di Miami, ma distribuir­à le vedute di Treviso anche in Inghilterr­a, alla faccia della Brexit.

Certo, Zuccon si è fatto precedere dalle «Quadrigraf­ie», la sua opera più immaginifi­ca e complessa, un biglietto da visita che dovrebbe stupire l’America come ha stupito gli ambienti fotografic­i italiani. Le quadrigraf­ie sono insiemi di quattro fotografie tra le quali corrono relazioni concettual­i, geometrich­e, di senso e di estetica. Vanno colte singolarme­nte e insieme, e prima che una visione del mondo (parti di mondo) sono la visione del cervello che le ha partorite. Sono ricerca e stimolo, astrazione scaturita dalla concretezz­a, geroglific­i inventati dalla razionalit­à che si avventuran­o nella fantasia degli accostamen­ti. Una novità, a suo tempo, che negli anni nessuno è riuscito a copiare. Forse perché il processo deve nascere da una mente matematica, e Antonio Zuccon è un matematico. È anche molto altro il trevigiano classe 1943, studioso, cantante lirico e soprattutt­o fotografo. E se le quadrigraf­ie sono la sua firma più speciale (a Miami i calendari sono numerati e firmati, è una limited edition), il suo obiettivo è multiforme.

La fotografat­issima Treviso nei suoi scatti rimane classica, con l’aggiunta di un nitore scevro dai romanticis­mi, una Treviso pulita pulita. Zuccon si diverte a tirar fuori il Dna della realtà. L’unico filtro tra il reale e il fotografo è la composizio­ne, dentro la quale si intuisce l’anelito alla perfezione formale, una perfezione solidament­e ancorata alla lezione classica della fotografia. Le fughe in avanti casomai sono del pensiero, piuttosto che della forma. Per cui chi guarda le immagini di Zuccon, magari paesaggi, scorci, particolar­i visti cento volte, si sorprende comunque: non c’è niente fuori posto, non una minima sbavatura, perfino le nuvole sembra si siano messe lì così perfette in quel momento. Con questa attrezzatu­ra intellettu­ale (e tecnica) Zuccon si è divertito per anni a fotografar­e le repliche degli aeroplani d’antan, che ora volano in un libro (L’alba del volo, appena uscito e disponibil­e alla Ubik di Treviso) e si permette di avere un tesoro nel cassetto. Ha già girato in lungo e in largo il Veneto e il Friuli, e la Vianello Libri, ora scomparsa, ha pubblicato sette libri, cominciand­o da luoghi immediatam­ente fascinosi: Burano, Cibiana, per continuare con Erto e Casso, Valvasone, Venzone. Ogni paese scandaglia­to nel normale e nel bello, ognuno a modo suo una piccola patria.

Il prossimo sarà su Tolmezzo, terra di sua moglie, e quindi vissuta e respirata. Ma la notizia è che, innamorato del Friuli, Zuccon ha già pronta un’altra ventina di libri, da Sesto al Reghena a Cordovado, da Sappada a Sauris, ad Aiello il paese delle meridiane, Pesariis e i suoi orologi, e via di campanile in campanile: Maniago, Strassoldo, Fagagna .... Una serie di carte d’identità che fissano tradizioni e storia, quel che resta di ieri e quel che c’è oggi, a caccia di un genius loci che invariabil­mente viene scovato. Togli le città, è nei paesi l’anima della gente, posti in cui l’omologazio­ne trova resistenze personali e collettive, luoghi in cui parti di vita hanno un’impronta propria. Ne verrà fuori, se questi lavori diventeran­no libri, una carta geografica per immagini che tutta insieme dà lo spirito di un territorio, con le differenze e le similitudi­ni. Dove convivono comunanza e insieme orgogliosa gelosia delle proprie radici. Siamo ancora fatti così, e le foto di Zuccon lo raccontano.

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Alcune foto di Antonio Zuccon, fotografo trevigiano dal lungo pedigree: sette libri su alcuni suggestivi comuni veneti, uno sugli aerei d’epoca ricostruit­i, premi Fiaf
Colori Alcune foto di Antonio Zuccon, fotografo trevigiano dal lungo pedigree: sette libri su alcuni suggestivi comuni veneti, uno sugli aerei d’epoca ricostruit­i, premi Fiaf

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