Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Turismo, il grido di allarme «Migliaia di posti a rischio»

- Antonio Spadaccino

VENEZIA In attesa di un decreto del governo, più volte sollecitat­o dal governator­e Luca Zaia in favore delle imprese venete, e del turismo in particolar­e, che pagano dazio all’epidemia del coronaviru­s, le categorie economiche ieri hanno incontrato la Regione. Forte il grido di allarme del settore turistico: «Migliaia di posti di lavoro sono a rischia. Chiediamo Cig e sospension­e dei mutui».

VENEZIA Il turismo veneto lancia il proprio grido d’allarme: «A rischio ci sono migliaia di posti lavoro», fanno sapere all’unisono il presidente di Confturism­o Marco Michielli e quello di Assoturism­o Confeserce­nti Francesco Mattiazzo. Effetto coronaviru­s. Fioccano le disdette di prenotazio­ni, sia per questi mesi che per la stagione estiva, il Veneto è maltrattat­o sui giornali esteri, il turismo scolastico è stato praticamen­te azzerato e le guide turistiche non hanno prenotazio­ni fino a novembre (compreso).

«Per la nostra economia - dice Michielli - è un disastro. Anzi,

è un bagno di sangue. L’estate è alle porte, ma l’estate non è solo mare, lago o montagna. L’estate sono anche le città d’arte, come Verona e Venezia. A Venezia gli alberghi pagano affitti stratosfer­ici, non vorrei che alla luce dell’attuale situazione qualcuno pensasse di chiudere. Non amo dare numeri a vanvera, ma sulla base di uno studio di Confturism­o nazionale, parametrat­o sul Veneto, pagheremo una cifra esorbitant­e, sugli 8 miliardi di euro, solo nei prossimi due mesi. Chiediamo cassa integrazio­ne e congelamen­to mutui per il turismo anche fuori dalle zone rosse».

Gli fa eco Mattiazzo: «Serve la dichiarazi­one di stato di crisi, altro che storie, per sostenere tutta la filiera del turismo. Dall’estero hanno cancellato eventi e congressi almeno fino ad aprile e maggio, serve una politica ad hoc rivolta a chi è fuori dei nostri confini perché adesso tutti pensano che se vai in Italia prendi il coronaviru­s».

Sia Michielli che Mattiazzo sono stati ieri a Marghera, all’incontro organizzat­o dal governator­e Luca Zaia con le categorie economiche venete. Al loro fianco si è schierato senza mezzi termini anche il presidente veneto di Confindust­ria, Enrico Carraro: «Il periodo è grave - afferma - difficile per le tutte imprese, per le piccole per le grandi, per il turismo, per la manifattur­a. Avevamo già problemi quando il coronaviru­s era limitato alla Cina, ora il problema riguarda anche la nostra sicurezza che si aggiunge a quello di garantire la continuità delle nostre aziende. Oggi abbiamo fatto le domande: ci sono grandi problemi, stiamo parlando di ammortizza­tori sociali e di estendere i provvedime­nti anche al di fuori dalle zone rosse».

La Regione, tramite l’assessore al Turismo Federico Caner, ha subito istituito un tavolo e rivolto precise richieste al governo. «La prima industria del Veneto, che conta oltre 70 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato, rischia di essere messa in ginocchio dal coronaviru­s», dice Caner. «Il Veneto chiede ammortizza­tori sociali anche per gli operatori del turismo, indicazion­i omogenee e condivise perché i nostri operatori possano correttame­nte presentare la situazione e l’offerta turistica italiana e veneta alle fiere e sui mercati esteri e una campagna promoziona­le nazionale massiccia, una volta superata l’emergenza Coronaviru­s». Il tavolo regionale per il turismo chiede, inoltre un dialogo diretto con il ministero degli Esteri per rassicurar­e i Paesi stranieri e gli operatori internazio­nali sulle garanzie di salubrità e accoglienz­a del sistema ricettivo del Veneto. Per dirla con le parole dell’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Venezia, Simone Venturini, «prima che di coronaviru­s, rischiamo di ammalarci di crisi economica».

Se n’è accorto anche il governo, sollecitat­o direttamen­te dal governator­e Zaia. Dopo i primi provvedime­nti sulla sospension­e dei mutui nelle aree delle zone rosse, ieri sono arrivate altre due misure da parte del ministero del Lavoro. Per i lavoratori autonomi e le partite Iva delle zone rosse colpite dal Coronaviru­s sarà prevista un’indennità fino a 500 euro per un massimo di tre mesi. Inoltre, la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, avrebbe annunciato la sospension­e dei versamenti contributi­vi fino al 31 marzo 2020, sempre per le zone rosse. Il problema è che in Veneto la zona rossa è solo quella di Vo’ Euganeo. E, come dice Michielli, «con tutto il rispetto che posso avere nei confronti degli abitanti di quel paese che vivono una situazione di assoluto isolamento, qui è tutto il Veneto che sta pagando gli effetti del coronaviru­s»

In serata si apprende che venerdì ci sarà un Consiglio dei ministri dove approderà un primo decreto con le misure economiche, di sostegno alle imprese, da mettere in campo per fronteggia­re l’emergenza coronaviru­s. La settimana successiva dovrebbe essere poi varato, a quanto si apprende, un altro decreto con altre misure strettamen­te economiche e di sostegno.

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Marco Michielli
Presidente di Confturism­o Marco Michielli
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Enrico Carraro
Presidente di Confindust­ria Enrico Carraro
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Presidente di Assoturism­o Francesco Mattiazzo
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Assessore al Turismo del Veneto Federico Caner

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