Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Deleghe in Provincia Rinvio per i contrasti tra i poli avversari
BELLUNO «Ci siamo presi ancora una decina di giorni, ora le priorità sono altre». Con i sindaci impegnati nella lotta al coronavirus rallenta l’attività del neonato consiglio provinciale. Il presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin, ha incontrato i capigruppo di centrodestra e centrosinistra, per ragionare sulla distribuzione delle deleghe ai nuovi consiglieri. Padrin ha più volte ribadito di vuole coinvolgere tutta l’assemblea, con deleghe a tutti e dieci i nuovi consiglieri. Sembrava potesse essere tutto definito in vista della prima seduta, in programma domani, ma così non sarà. Ancora molti i nodi da sciogliere. E poi c’è l’emergenza sanitaria, con le disposizioni regionali che assorbono tutte le energie dei primi cittadini.
L’impressione è che non sarà facile trovare un accordo. I due schieramenti premono per avere il massimo peso in sede decisionale e hanno presentato a Padrin una serie di richieste. Nel segno della continuità, altro punto fermo dichiarato dal presidente, Difesa del suolo e Bilancio dovrebbero restare in carico a Massimo Bortoluzzi (Lega) e Serenella Bogana (Fratelli d’Italia), ma per quest’ultimo incarico anche il centrosinistra (forte di sei eletti contro quattro) vorrebbe dire la sua.
Padrin si mostra sereno. «Oggi (ieri, Ndr) abbiamo fatto la prima riunione di maggioranza, preparando il primo Consiglio. Non abbiamo parlato di deleghe. Ci riaggiorneremo tra una decina di giorni. All’orizzonte nomine importanti da fare, dal Consorzio Bim agli Ato acqua e rifiuti. Serve un ragionamento complessivo».
Paolo Perenzin, sindaco di Feltre e coordinatore del Centrosinistra conferma la disponibilità. «Tutti i componenti del nostro gruppo sono pronti a occuparsi anche della Provincia. Per le deleghe c’è tempo, in ogni caso l’attività va avanti, con i passi concordati con il presidente» conclude.
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