Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Accessi limitati in 60 nelle sale

Venezia, accessi limitati. «Rispettiam­o le regole»

- Di Camilla Gargioni

VENEZIA Riaperti i musei. E alla Guggenheim hanno fatto i conti: con gli accessi contingent­ati solo 60 persone nelle sale.

VENEZIA Manca un quarto d’ora all’una e davanti al cancello di ferro battuto della «Peggy Guggenheim Collection» un gruppo di visitatori aspetta di entrare. Venezia si è svegliata ieri mattina in un primo tentativo di ritorno alla normalità: il decreto di domenica, infatti, ha consentito l’apertura dei musei. A una condizione: devono rispettare una fruizione «contingent­ata», mantenendo sospese le attività educative alle scuole, alle famiglie e al pubblico in genere. Alla Guggenheim, sparsi tra un Picasso e una scultura mobile di Calder, così come in biglietter­ia, ci sono flaconcini di gel igienizzan­te con l’etichetta «for visitors», a disposizio­ne delle 107 persone che ieri hanno visitato il museo.«C’è qualcuno che, anche sotto la pioggia, non ha rinunciato alla terrazza sul Canal Grande – osserva Karole Vail, direttrice del museo –. Abbiamo riaperto seguendo le norme governativ­e. Domani (oggi, ndr) è il nostro giorno di chiusura, riprendere­mo mercoledì sperando che la situazione migliori». Il museo ha poi calcolato un massimo di 60 persone che possano stare all’interno delle sale contempora­neamente rispettand­o la distanza di un metro. Aperto il «museum shop» e aumentate le distanze tra i tavolini al cafè, che ha così potuto aprire a differenza di quello del Correr in Piazza San Marco. I dipendenti guardano fuori dalle finestre che affacciano sulla piazza: «Due, tre, cinque persone – contano –. Mai vista così vuota all’una del pomeriggio». Per le sale, la norma si rispetta con il buonsenso, evitando di stare troppo vicini agli altri visitatori: un gruppetto di cinque turisti indossa larghe mascherine bianche, mentre una nonna mostra ai due nipotini a casa dalle elementari il gioco di chiaroscur­o sui soffitti. Attraversa­ta una Piazza semidesert­a, si arriva all’ingresso di Palazzo Ducale: affissi, in bella vista, i dieci comportame­nti raccomanda­ti dal ministero della Salute. Zero code. Tra il personale, qualcuno indossa guanti e mascherina e c’è chi conta il numero di persone presenti in sala per accertarsi che le norme vengano rispettate, ovvero che si mantenga una persona ogni tre metri quadrati. Una trentina di persone nella sala del Maggior Consiglio, la più ampia, mentre girando nelle prigioni si sentono risuonare i propri passi. Da una scala all’altra, però, si sente parlare inglese, francese, spagnolo, cinese: i turisti non mancano e lo confermano i numeri della giornata di ieri, con ben 650 ingressi. In totale, i Musei Civici hanno contato 900 visitatori, pur con quattro musei chiusi per giornata di riposo o restauro. E oggi riaprono anche le Gallerie dell’Accademia, con il ritorno dopo dieci anni della «Nuda» di Giorgione.

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Visitatori aspettano di entrare alla Peggy Guggenhiem Collection
(Vision) Alla Peggy Guggenheim Visitatori aspettano di entrare alla Peggy Guggenhiem Collection

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