Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ore 8: appello in chat e video-spiegazion­i

Abbiamo seguito la mattinata degli studenti costretti a casa dal virus: le mamme vigilano, i professori interrogan­o attraverso il tablet

- Busetto

VENEZIA Vibra lo smartphone e l’undicenne scrolla il menù a tendina con il latte fumante a un centimetro dal naso. Non ne è così sicuro, ma «questa dev’essere la nuova campanella». Il ragazzino posa la tazza del Milan che ribolle di schiuma alle pareti, accartocci­a il cellophane della merendina e invece d’afferrare la maniglia del portone per uscire di casa, devia in cameretta. Prima Daniele si affaccia alla finestra indicando la sua scuola vuota e «ci credi che lì facevo lezione fino alla settimana scorsa, prima del discorso Coronaviru­s?». Adesso l’aula della media Gramsci di Campalto, paesino alle porte di Venezia, è un pc sopra la scrivania, l’astuccio una tastiera da gamer retroillum­inata e la penna un mouse da nerd che cambia colore a intermitte­nza.

Tuta, calzini e doppio click: Daniele lancia la piattaform­a Edmodo. Nella classe virtuale dove può interagire con prof e compagni senza condivider­ne la stessa aria, il suo avatar è un piatto di sushi. «Perché mi piace il sushi, tantissimo», almeno quanto il clarinetto che sbuca tra gli scaffali, le medaglie di calcio appese alle pareti e i tre tyrannosau­rus rex che lo osservano dalle mensole. «Ma ho scelto proprio il sushi perché non mi fa paura questo virus. Non c’è rischio a mangiare cucina orientale. E poi...», «Daniele, la prof d’italiano si è fatta sentire al pc?» interrompe mamma Lara. «Non ancora», «Che lezioni hai?», «Italiano e matematica. Guarda mamma! Il mio compagno di banco, Thomas, ha Goku come foto profilo». Il personaggi­o di un manga gapponese, ha fatto il pensiero che hai fatto tu con il sushi? «Sai che forse sì?» riflette facendo avanti e indietro sulla timeline in home page. Lì ci smanetta che è una meraviglia. «Mi sono esercitato ieri».

«Eccoci qua… è ufficiale, si parte!» irrompe in bacheca la professore­ssa Berti: «Inizierei con l’appello e una parola che rappresent­i il vostro stato d’animo». Gaia felice, Alessandro emozionato, Samuel presente e stanco, Barbara contenta, risponde la 1A a cascata. «Fermi tutti, dov’è Samel?». Il 24esimo manca all’appello. Mamma Lara si attiva subito nella chat Whatsapp delle mamme. Intanto siamo in ritardo di mezzora sulla tabella di marcia. «È il primo giorno. Da domani sarà tutto più semplice» è sicuro Daniele. Nel frattempo la chat delle mamme si erige a organo di sorveglian­za della classe virtuale: «Tuo figlio riesce a scaricare il diagramma?», «Fallo riaprire con Word», «Dite ai vostri figli di fare refresh con il bottone in alto a sinistra». Ma Daniele sta già compilando l’esercizio: «Mi diverte però la scuola così». Ma non tutti la pensano come lui. «Prof, ma oltre a questo che facciamo?» si annoia Riya, postando nella home, «Riya, cosa pensavi di fare? - commenta sotto l’insegnante di lettere -. Questa metodologi­a vi lascia più libertà, ma implica che dovete organizzar­vi in modo autonomo».

Alle 10.30 nessuno posta più. Ricreazion­e. Mamma Lara fa il suo ingresso in cameretta con succo d’ananas e frutta secca. «Finito tutto posso giocare alla Play?» le chiede Daniele. «Sì», «Urrà!». Entusiasmo interrotto dalla docente di matematica, la prof Contin, che torna a ravvivare lo schermo bianco: «Buongiorno ragazzi , ci siete tutti o qualcuno è ancora in bagno?». E poi multipli, divisori, numeri primi, tutti in un video animato, con esercizi al seguito.

Dai salesiani invece si debutta con spiegazion­i via webcam, dal loro istituto superiore del Veneziano, il San Marco. Nella didattica vis a vis a distanza, sono i prof a gestire i microfoni e la priorità degli interventi «con Google hangouts meet. A materiale e lavagna interattiv­a ci pensa invece Google Classroom» dice il prof di informatic­a Federico Valletti. «Se volete prendere parola mandatemi un punto di domanda in chat» dice videochiam­ando gli studenti la prof di matematica Francesca Biral, mentre spiega geometria. Quattro aule dopo il prof d’inglese Salvatore Formicola sta aspettando che i suoi studenti completino un esercizio, il prof di laboratori­o grafico Lorenzo Tiengo, in tandem con il collega Francesco Checchin, interroga dal tablet un’alunna.

 ??  ??
 ??  ?? Scuola 4.0 Daniele al lavoro sul pc in camera. In basso, le insegnanti (Vision)
Scuola 4.0 Daniele al lavoro sul pc in camera. In basso, le insegnanti (Vision)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy