Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Venezia, voli in calo del 60% Turkish fa scendere gli italiani
VENEZIA «Registriamo un calo del traffico del 60 per cento. Se continua così quest’anno rischiamo di avere 6 milioni di passeggeri in meno». Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save che gestisce l’aeroporto di Venezia, fotografa numeri alla mano l’impatto del coronavirus sullo scalo veneziano. Lo fa a margine dell’incontro che ha visto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro confrontarsi con le categorie economiche per fare il punto della situazione. «Turkish Airlines ha cancellato tutti i voli. Già sabato ha imbarcato solo passeggeri turchi, anzi a imbarco già avvenuto ha sbarcato gli italiani. Seoul è stato cancellato, mentre British e Easy Jet hanno ridotto i voli. Delta dovrebbe partire ad aprile ma non siamo sicuri». Le compagnie del Golfo? «Pare stiano chiudendo anche loro». Insomma, la situazione è grave (basta vedere la foto dell’aereo per Atene vuoto postata dall’attore vicentino Amer Sinno) e non coinvolge solo lo scalo veneziano. A causa dell’emergenza coronavirus Lufthansa ha fatto sapere che a marzo «ridurrà la capacità dei voli» coinvolgendo, tra gli altri, Venezia e Verona. Anche Swiss diminuirà forse la frequenza dei voli mentre Austrian Airlines «sta riducendo il suo programma di volo a marzo e aprile del 40%». Riduzione che include il taglio delle frequenze sulle rotte da Vienna a Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Riduzioni del 30% anche per Brussels Airlines fino al 14 marzo per Roma, Milano, Bologna e Venezia. La stessa Ryanair potrebbe cancellare fino al 25% dei voli italiani a breve raggio dal 17 marzo all’8 aprile. In sostanza, crollano i turisti in arrivo in Italia e di conseguenza le compagnie tagliano i voli (Turkish ha cancellato i voli da e per l’Italia dal 1 marzo). Ma quali le conseguenze per i lavoratori dell’aeroporto? «Cerchiamo di non licenziare – risponde Marchi – stiamo cercando di adottare provvedimenti tali in modo che tutti quanti soffrano un po’ ma nes
Se continua così rischiamo di avere sei milioni di passeggeri in meno
suno molto. A chi aveva un monte ferie pregresso diamo le ferie. Abbiamo una responsabilità sociale di impresa e cercheremo di farci carico delle necessità delle famiglie». E i lavoratori part-time che si assumono in primavera-estate? «Visto che non c’è traffico purtroppo non li assumeremo».
Purtroppo, visto che non c’è traffico, non assumeremo lavoratori part-time