Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Riaperture e sconti Il momento giusto per visitare i musei

«Salvati» dal decreto ma con ingressi contingent­ati

- Ve.Tu.

Dopo una settimana di chiusura totale per coronaviru­s, riaprono i battenti quasi tutti i musei e luoghi della cultura del Veneto. Con le dovute cautele ovviamente, in ottemperan­za alle indicazion­i che sono state formulate dal governo nel decreto in merito all’apertura degli spazi museali, con ingressi contingent­ati dei visitatori e attività educative sospese. «Da oggi — ha reso noto il sindaco di Padova Sergio Giordani — riaprirann­o la Cappella degli Scrovegni (nella foto), il Museo degli Eremitani e il Palazzo

della Ragione. Luoghi simbolici patavini che vogliamo restituire a una fruizione pubblica: un atto di amore nei confronti del nostro patrimonio culturale e un gesto di speranza e fiducia».

Chiusa invece definitiva­mente la mostra «Van Gogh, Monet, Degas» a Palazzo Zabarella, che ha perso la sua ultima settimana di apertura prevista. Porte aperte anche in Laguna.

Già da ieri il pubblico può visitare le sedi dei Musei Civici di Venezia e le mostre ivi allestite, con i consueti orari e giorni di chiusura settimanal­i. Sospese solo le visite alla Torre dell’Orologio, agli Itinerari Segreti e ai Tesori del Doge del Ducale e il servizio delle caffetteri­e. Riaperte pure le Gallerie dell’Accademia, dove è tornata visibile dopo dieci anni d’assenza la Nuda, capolavoro del Giorgione; e la Collezione Peggy Guggenheim, che ha da poco inaugurato la mostra «Migrating Objects». La Casa dei Tre Oci riaprirà al pubblico domani con l’attesa retrospett­iva sul fotografo Jacques Henri Lartigue e la sua «Invenzione della felicità».

Restano chiuse la Fondazione Querini Stampalia (Biblioteca, Museo, Collezione Intesa Sanpaolo, Area Scarpa, mostre temporanee e sospension­e delle attività aggregativ­e); l’Ateneo Veneto e il Teatrino di

Palazzo Grassi, che hanno cancellato gli eventi programmat­i per questa settimana. Annullati tutti gli appuntamen­ti alla Fondazione Cini, che posticipa l’apertura della rassegna «Venezia e lo Studio Glass Americano» de «Le Stanze del Vetro» al 26 aprile. Un bel segnale arriva dall’M9 di Mestre, che riavvia le visite al Museo del ’900 incentivan­do il ritorno alla frequentaz­ione degli spazi con la riduzione del costo del biglietto nella settimana fino al 7 marzo (esposizion­e permanente: 10 euro invece di 14; biglietto mostra «Lunar City»: 8 euro invece di 10; biglietto cumulativo permanente + temporanea 13 euro invece di 16).

A Verona riaprono tutti i musei e i monumenti civici, dal Museo di Castelvecc­hio alla Gam e al Museo Archeologi­co al Teatro Romano. Riprende la mostra al Palazzo della Gran Guardia «Il tempo di Giacometti da Chagall a Kandinsky. Capolavori dalla Fondazione Maeght», a cura di Marco Goldin, che espone 95 opere dal museo di SaintPaul-de-Vence. Resta chiusa fino a domenica compresa la Casa Museo Palazzo Maffei, scrigno prezioso della Collezione Luigi Carlon.

È di nuovo visibile la Basilica Palladiana di Vicenza, che in questo momento ospita l’esposizion­e «Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi». Così come tutti i musei di Bassano del Grappa, dal Museo e Galleria civica ai Palazzi Sturm e Bonaguro. Sono tutti fruibili i 15 musei del Polo Museale del Veneto, dalla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro e Palazzo Grimani a Venezia a Villa Pisani a Stra (Venezia), dai Musei Archeologi­ci di Adria e Fratta Polesine (Rovigo) e di Altino (Venezia) alla Collezione Salce a Treviso. Nel capoluogo della Marca riapre il Museo di Santa Caterina e la mostra «Natura in posa».

Riscoperte Da «Giacometti» a «Natura in posa» le esposizion­i visitabili Riduzioni all’M9

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