Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Coronaviru­s, i contagiati a quota tre

Aumenta la paura per l’epidemia: in Tribunale si entra dopo la misurazion­e della temperatur­a Precauzion­i alla «Clivet» italo-cinese: mensa solo agli operai, gli impiegati mangiano in ufficio

- Moreno Gioli Davide Piol

Meno isolati

Cala il numero di persone in quarantena: da 67 a 63

Eventi saltati

L’Usl annulla la formazione, cancellati i campionati di sci paralimpic­o

«Clivet» blindata

Verifica col termometro due volte al giorno, clienti e fornitori non sono ammessi

Verrebbe da dire giornata interlocut­oria, ieri, sul fronte-coronaviru­s. Almeno per quanto riguarda i contagi in provincia di Belluno. Ieri nessun nuovo tampone positivo, dopo il primo caso registrato venerdì sera e gli altri due registrati domenica. Sono 53 i tamponi con esito negativo, mentre è sceso di 4 unità (da 67 a 63) il numero di persone in isolamento fiduciario. Non scende però il livello di allerta in una settimana che si preannunci­a difficile.

A cominciare dal Tribunale cittadino, dove l’attività è quasi paralizzat­a. Rinviata la maggior parte delle udienze e ogni giorno vengono adottate misure preventive sempre più stringenti. Dopo la riduzione degli orari di accesso al Palazzo di giustizia e alle cancelleri­e oltre al divieto di formare gruppi con più di quattro persone, ieri chi voleva entrare in Tribunale s’è trovato davanti il seguente cartello: «Per ragioni di sicurezza all’ingresso verrà misurata elettronic­amente la temperatur­a».

Ad attenderli, al di là della porta scorrevole, le guardie giurate con un termometro a infrarossi. La temperatur­a che non si deve superare è quella di 37.5 gradi centigradi, altrimenti c’è l’obbligo di tornare indietro e «filare» dal medico di base. Ieri mattina comunque non sono state trovate persone febbricita­nti.

Intanto anche le imprese bellunesi potenziano le misure di contenimen­to anti-virus. Come la «Clivet», azienda feltrina produttric­e di condiziona­tori d’aria per grandi superfici, dal 2016 parte della multinazio­nale cinese «Midea». La vicinanza con l’epicentro mondiale del coronaviru­s (uno dei principali siti produttivi del gruppo si trova proprio a Wuhan, la città orientale da cui è partita l’epidemia) ha fatto prendere le cose molto sul serio, come racconta Barbara Casagrande, responsabi­le della comunicazi­one.

«In azienda siamo più al sicuro che a casa — spiega — Le precauzion­i messe in campo sono precise. Due volte al giorno ci viene misurata la temperatur­a e da oggi (ieri, Ndr) la mensa è a disposizio­ne solo degli operai che però possono accedervi solo in piccoli gruppi. Per noi impiegati vengono invece preparati cestini per il pranzo più corposi del solito, così che possiamo consumare il pasto in ufficio. Sempre rispettand­o la regola del metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro. Chi può lavora da casa. E per quanto riguarda clienti e fornitori, da una settimana non entra e non esce nessuno».

Ma non è facile attenersi alle disposizio­ni del decreto governativ­o anti-epidemia. La distanza di sicurezza di un metro tra una persona e l’altra è difficile da far rispettare al banco del bar, alla cassa del supermerca­to e in decine di altre situazioni della vita quotidiana.

Il presidente della Provincia Roberto Padrin si appella al buonsenso. «Dobbiamo attenerci a quanto prescritto, con un po’ di pazienza e senza ansia. Esprimo vicinanza a coloro che hanno un’attività economica e subiranno danni economici».

E per fronteggia­re le ricadute economiche del blocco antivirus, domani pomeriggio nella sede di Belluno il presidente della Camera di commercio Treviso-Belluno, Mario Pozza, incontrerà le categorie economiche.

E l’Usl «Dolomiti» annulla per tutta la settimana attività formative e convegni, mentre saltano in serie vari appuntamen­ti. Annullato quello di «Dolomiti in scienza» con l’astronauta Umberto Guidoni, previsto venerdì 13 e sabato 14 marzo. Saltano anche i campionati italiani di sci paralimpic­o, in programma nel weekend a Cortina allo Sci club Druscié, posticipat­a di una settimana la «Winterace 2020», gara d’auto storiche ora dal 12 al 14 marzo. Dovrebbe invece svolgersi regolarmen­te, domani, il consiglio comunale di Belluno.

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Il cartello
(a sinistra) a Palazzo di giustizia e i controlli
(a destra) col termometro a infrarossi: non si passa se la temperatur­a è oltre i 37,5 gradi
Verifiche a tappeto Il cartello (a sinistra) a Palazzo di giustizia e i controlli (a destra) col termometro a infrarossi: non si passa se la temperatur­a è oltre i 37,5 gradi

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