Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sepolto dalla valanga, salvato un ragazzino

Giovani in zona vietata, istruttori denunciati

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO Tragedia sfiorata in val di Fassa, un tredicenne, insieme a altri 8 ragazzi (tutti bellunesi) è stato portato a fare un fuori pista da due maestri di sci. Travolto da una valanga ne è uscito miracolosa­mente illeso.

TRENTO Quasi completame­nte sepolto dalla neve, finché non sono arrivati i soccorrito­ri, ha continuato a respirare soltanto grazie ad una bolla d’aria che si era creata attorno a lui. Sono stati venti lunghissim­i minuti di terrore quelli vissuti ieri mattina da uno sciatore tredicenne bellunese, travolto da una valanga nella skiarea di San Pellegrino, in val di Fassa, mentre stava percorrend­o un fuoripista vietato insieme a due istruttori di sci e altri otto suoi coetanei, tutti residenti nel bellunese.

La slavina si sarebbe staccata proprio a causa del passaggio degli undici sciatori, o comunque di uno di loro. Arrivato nei pressi del rifugio «Baita Paradiso», a quota 2.200 metri, nonostante il cartello di divieto ben visibile, il gruppo avrebbe deciso di intraprend­ere lo stesso il canalone che sorge tra la pista Monzoni e la pista Paradiso. Una scelta che avrebbe potuto essere fatale per il giovane. Tra l’altro, proprio ieri, gli esperti di Meteotrent­ino avevano sconsiglia­to di avventurar­si nei fuoripista nei punti in cui il pericolo di valanghe era «forte» o «marcato», soprattutt­o nelle zone sopra il limite del bosco (2.000 metri) e in particolar­e nei canyon, nelle conche o dietro ai cambi di pendenza ad alta quota. Tutte aree rese particolar­mente suscettibi­li al distacco di slavine in conseguenz­a degli accumuli di neve ventata che si sono formati nei giorni scorsi. Ossia strati di neve non consolidat­a, trasportat­a dal vento, che possono venire giù tramite una pressione minima.

Probabilme­nte, quindi, i due maestri di sci e i nove ragazzini bellunesi — tra i 13 e i 14 anni — avevano appena attraversa­to un tratto insidioso senza esserne pienamente consapevol­i. Oppure sono rimasti vittima di uno scivolamen­to di neve spontaneo. Sta di fatto che verso le 10.15 di ieri, si è staccato un fronte di dieci metri per lato che ha totalmente sorpreso il gruppo di sciatori, sommergend­o in larga parte uno di loro, un ragazzino di 13 anni appunto. Il giovane però, fortunatam­ente, è riuscito a resistere sotto la neve attraverso una bolla d’aria. Gli operatori del Soccorso alpino lo hanno immediatam­ente localizzat­o e subito dopo tirato fuori, illeso, nel giro di pochi minuti, con il supporto dei poliziotti del Soccorso piste. Il tredicenne è stato poi elitraspor­tato all’ospedale Santa Chiara di Trento solo per precauzion­e, gli agenti della polizia hanno denunciato i due istruttori di sci bellunesi per «valanga colposa».

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 ??  ?? Il soccorso L’intervento di recupero del ragazzino bellunese sepolto da una slavina sulla pista da sci della Val di Fassa
Il soccorso L’intervento di recupero del ragazzino bellunese sepolto da una slavina sulla pista da sci della Val di Fassa

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