Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Marca chiusa è zona rossa» panico sul web ma è fake news

- S.Ma.

TREVISO Non solo l’emergenza sanitaria: oggi Treviso deve difendersi anche dalle fake news. In diverse chat, nella giornata di ieri, è girata la notizia di una possibile «zona rossa» attorno alla città, qualcuno parlava di una zona anche più vasta. Come a Vo’ Euganeo, con i militari a chiudere i confini territoria­li. In serata è intervenut­o il sindaco Mario Conte per spiegare che quel provvedime­nto non esiste: «Sta girando una fake news con soluzioni straordina­rie, dicono che entro 3 ore Treviso diventerà “zona rossa”, vi prego di fare attenzione, non è vero, la situazione non va sottovalut­ata, i numeri sono sicurament­e importanti, ma è sotto controllo». Da giorni il primo cittadino prova a trasmetter­e serenità ma è evidente che la questione sta scappando di mano e la paura dilaga. «Non facciamoci influenzar­e da psicosi e allarmismo, da notizie che non corrispond­ono al vero – dice Conte in un messaggio audio che ha fatto girare su Whatsapp -. Danneggian­o l’immagine della nostra città». La notizia era circolata incontroll­ata ma non è e non sarà la sola: riportare la calma non sarà facile. Il sindaco si trova stretto fra l’obbligo di far rispettare le direttive ministeria­li e della Regione, e la preoccupaz­ione degli operatori (commercian­ti, ristorator­i, albergator­i, aziende e non solo) che si trovano ad affrontare una crisi economica improvvisa. «Sento parlare di Treviso come del più grande focolaio d’Italia, ma il problema è circoscrit­to e contenuto in un reparto del Ca’ Foncello, gestito con profession­alità dall’azienda sanitaria e dagli operatori che stanno facendo un lavoro straordina­rio – continua nel messaggio audio -. Non creiamo allarmismo».

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Ieri pomeriggio il sindaco è dovuto intervenir­e per bloccare le fake news
L’intervento Ieri pomeriggio il sindaco è dovuto intervenir­e per bloccare le fake news

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