Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tribunale, stop alle udienze fino al termine del mese Deroga a detenuti e urgenze
BELLUNO Tribunale «congelato» per un mese e prime limitazioni in piscina. Alla fine le misure «forti» per contrastare la diffusione del coronavirus arrivate anche in città.
Ieri mattina, in Tribunale, il giudice Riposati ha fermato l’udienza per un testimone che continuava a entrare e uscire dall’aula e a tossire. Alla fine è stato mandato a casa.
Lunedì le guardie giurate del Palazzo di giustizia erano state dotate di una «pistola» a infrarossi per misurare la temperatura alle persone in entrata. Lo specifico controllo è stato eliminato dopo un giorno su disposizione del Garante della privacy consentendo così a chiunque, anche a una persona febbricitante, di entrare e girare per il Tribunale.
«Troppe disposizioni — ha commentato il presidente dell’Ordine provinciale degli avvocati, Erminio Mazzucco — Ogni giorno ce n’è una diversa. Per me sarebbe da sospendere tutto per un mese».
E così deciso nell’incontro di ieri col presidente del Tribunale, Antonella Coniglio e il procuratore Paolo Luca: tutte le udienze penali e civili (anche del Giudice di pace) fissate dal 5 al 31 marzo rinviate causa-virus. Esclusi dall’ordinanza solo i procedimenti relativi a detenuti e, in generale, quelli urgenti che saranno svolti a porte chiuse.
La piscina di Belluno, invece, ha disposto la chiusura al pubblico delle gradinate in vasca-nuoto e in vasca-tuffi, invitando tutti a non sostare a lungo in atri, spogliatoi e sotto le docce.
I corsi invece continueranno perché, ricorda la Fin (Federazione italiana nuoto) Veneto, «le piscine, per le condizioni igienico-sanitarie che le contraddistinguono, sono sicure. Il principio attivo usato per la disinfezione preventiva contro il virus è a base di cloro, usato nel trattamento dell’acqua delle piscine».
Limiti in piscina Chiuse al pubblico gradinate per nuoto e tuffi Continuano i corsi «Acqua sicura»