Faceva prostituire una minore: condannata

Tatiana Patras è stata incastrata durante le indagini per l’omicidio di Igor

VENEZIA Le indagini erano iniziate da un delitto. Tatiana Patras era infatti la fidanzata di Florin Ionut Stingaciu, il 26enne romeno condannato a novembre all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso, la notte del 28 settembre 2018, il 20enne moldavo Igor Ojovanu durante una festa di addio al celibato. E proprio partendo da lì, grazie alle intercettazioni successive, i carabinieri si erano accorti che la 33enne moldava gestiva un giro di prostituzione di giovani connazionali nel Trevigiano, in appartamenti situati a Villorba, Zero Branco, Silea e Breda di Piave e che tra di loro c’era anche una minorenne, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni.

Per questo ieri Patras è stata condannata a 3 anni di reclusione dal gup di Venezia Francesca Zancan, anche se la procura aveva chiesto una pena ben più pesante: 4 anni e mezzo. Il processo con il rito abbreviato si è celebrato a Venezia perché la prostituzione minorile è un reato distrettuale e quindi il fascicolo era stato trasferito nel capoluogo. I difensori Mauro Serpico e Giorgio Pietramala avevano tentato di chiedere l’assoluzione per il reato più grave, spiegando che Patras non sarebbe stata a conoscenza dell’età della giovane, che aveva assicurato di essere maggiorenne e che dall’aspetto e dai comportamenti lo sembrava, ma non è bastato. Il giudice ha invece accolto la richiesta della difesa di revoca degli arresti domiciliari, che sono stati convertiti in un meno gravoso obbligo di firma. E’ stato invece assolto un amico 19enne che era accusato di fare da autista alle ragazze quando dovevano andare al domicilio del cliente.

Inizialmente le prostitute, il cui tariffario arrivava fino a 200 euro, «esercitavano» a Villorba, ma poi si erano spostate altrove a causa delle indagini sul delitto di un anno e mezzo fa. Patras si occupava di reclutarle, metteva online gli annunci corredati da «book fotografici» da lei organizzati. (a. zo.)

Le intercettazioni Durante le indagini su Stingaciu è stata scoperta l’attività della sua fidanzata