Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Il virus sarà un cataclisma sui conti della Regione»
VENEZIA «Il coronavirus è una catastrofe dal punto di vista sanitario e si rivelerà un cataclisma sotto il profilo delle finanze pubbliche, perché è chiaro che qui sta saltando la programmazione del bilancio». Di quanto finiranno sballati i conti della Regione, il governatore Luca Zaia non lo dice, perché - semplicemente - «ancora non lo sappiamo». Ma è chiaro che l’impatto sarà pesante. Nell’emergenza Palazzo Balbi sta procedendo con massicci arruolamenti di personale (medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici) e acquisiti di macchinari e presidi sanitari (a titolo di esempio: un ventilatore polmonare costa circa 17 mila euro) tutti costi che, spiegano dall’ente, saranno interamente sostenuti dalla Regione. «Tutte le assunzioni in questo momento gravano su di noi - dice l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin - ed il decreto pubblicato lunedì, relativo ai nuovi arruolamenti e al ritorno del personale dalla quarantena, alla norma finanziaria dice chiaramente che l’intervento sarà pagato con una decurtazione di 660 milioni del Fondo sanitario nazionale, ossia il fondo da 112 miliardi che ogni anno viene ripartito tra le Regioni. Fatti due conti, per noi si tratterà di una riduzione di 5 milioni, su un trasferimento di 9,6 miliardi». Al momento Zaia esclude l’introduzione dell’addizionale Irpef («Con grandi sacrifici siamo riusciti fin qui ad evitarla, proveremo a continuare su questa strada») e pur ringraziando quanti si stanno prodigando nelle raccolte fondi («Un bel segnale di solidarietà e senso di comunità») assicura: «In questo momento non ci sono problemi di risorse, la situazione è sotto controllo». Proprio ieri la Giunta ha approvato la prima proposta di variazione generale di bilancio, presentata dal vicepresidente con delega al Bilancio, Gianluca Forcolin. In via prioritaria sono stati destinati 5 milioni e mezzo di euro agli interventi a sostegno delle imprese e famiglie (andranno alla cassa integrazione in deroga): «Tutta la giunta ha concordato che in questa emergenza non c’è un minuto da perdere ed ha ritenuto di anticipare il decreto nazionale - commenta Forcolin - 600 mila euro saranno destinati a iniziative per la promozione e la valorizzazione del nostro turismo veneto».