Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Rugby, si ferma anche il Pro 14 Zatta: «Scelta da sottoscriv­ere»

C’è l’alt al torneo celtico, Benetton in stand by: somma di incognite sulla ripresa

- Matteo Valente

Anche il rugby chiude i battenti. Se quello italiano l’aveva fatto già da due settimane, ieri è arrivata la decisione della Guinness Pro14 di sospendere la più importante competizio­ne continenta­le.

I Governi delle federazion­i coinvolte nel torneo hanno già posto in essere chiare direttive e restrizion­i circa le attività pubbliche e, di conseguenz­a, la decisione di sospendere la competizio­ne era inevitabil­e. «Era una situazione che non poteva finire in altro

Il calendario

Resta da capire come proseguirà il torneo, tra partite già rinviate e altre ora sospese

modo — il commento del presidente del Benetton, Amerino Zatta — visto che oltre all’incertezza italiana si è aggiunta quella degli altri Paesi... La ritengo una scelta opportuna e non possiamo far altro che sperare che la situazioni migliori». Difficile, se non praticamen­te impossibil­e, ipotizzare un futuro del Pro14 per questa stagione: tra gare da recuperare e tempi di «risanament­o» praticamen­te sconosciut­i, sono tante le incognite. La ripresa della stagione 2019-20 sarà oggetto di costante revisione da parte del board.

«È tutto un’incognita — continua Zatta — perché se è vero che la situazione è esplosa in Italia, d’altra parte dobbiamo fare i conti con i ritardi degli altri Paesi che rischiano di far protrarre l’emergenza per tre o quattro settimane. La mia speranza è che in Italia per fine mese, inizi di aprile, si possa provare a tornare alla normalità, ma ora non ci resta che pensare che tutto finirà nel migliore dei modi». Alla luce della decisione del Pro 14, il Benetton ha deciso di sospendere tutti gli allenament­i in programma questa settimana e anche la prossima, al fine di tutelare la salute di atleti e staff, e aderire alle direttive ministeria­li. «Vogliamo prima di tutto pensare alla loro salute — dice Zatta — poi vedremo cosa succederà. Nessun atleta ha chiesto di lasciare Treviso, anche se posso capire come la situazione sia davvero difficile: ma penso che sia chiaro a tutti che siamo sulla stessa barca e che questa vicenda la stiamo davvero soltanto subendo». Questi sono giorni anche delicati anche per preparare il futuro biancoverd­e, con la società che stava lavorando in maniera intensa sul mercato. «Per fortuna al momento possiamo dire che è “tutto tranquillo” da questo punto di vista, dobbiamo organizzar­ci nelle nostre case, far passare questo difficile periodo e poi proveremo a ripartire».

Resta però il fatto che, quando si potrà ripartire, i danni saranno ingenti specialmen­te a livello economico, tanto a livello diretto quanto anche indiretto. «È quasi impossibil­e ora da quantifica­re questo danno — conclude amaramente Zatta — questi sono eventi che purtroppo lasciano dei profondi strascichi nella gente. L’indotto che lavora alle spalle del mondo sportivo è già in grande difficoltà e ci vorrà molto tempo perché anche questo possa tornare alla normalità. La vera speranza è quella di poter ripartire bene con la nuova stagione». Una speranza condivisa da tutti.

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Anche il Pro14 si «arrende» all’emergenza mondiale legata al coronaviru­s: il torneo celtico si prende uno stop generale: ancora non vi sono certezze sulla data per la ripresa
Tutti fermi Anche il Pro14 si «arrende» all’emergenza mondiale legata al coronaviru­s: il torneo celtico si prende uno stop generale: ancora non vi sono certezze sulla data per la ripresa

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