Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Esercizi chiusi e nessuno in giro L’occasione per i lavori pubblici

Il Comune cerca di sciogliere il nodo: la salute in primis, ma il momento è propizio

- Silvia Madiotto

TREVISO I lavori pubblici sono un rebus da sciogliere per il Comune di Treviso e per tutte le amministra­zioni che si trovano a fare i conti con il virus da un punto di vista aziendale, non solo sanitario. Ora che sarebbe il momento migliore per chiudere le strade, rifare il porfido e asfaltare (mentre scuole, negozi e locali non sono operativi) è più difficile far coincidere le esigenze di manutenzio­ne con quelle di protezione dei lavoratori. Ma entro qualche settimana la vita riprenderà e chi ha fatto sacrifici tenendo le serrande abbassate non sarebbe felice di trovarsi camion e ruspe davanti alle vetrine, proprio quando tornano i clienti mancati così a lungo. Non si tratta di un elemento secondario: i Comuni non vogliono penalizzar­e ulteriorme­nte chi ha sofferto.

Ca’ Sugana ha preparato una lettera da inviare a tutte le aziende, ai direttori dei cantieri e ai responsabi­li della sicurezza dei molti interventi in essere o programmat­i in città. «Abbiamo chiesto di porre in essere e verificare il rispetto delle misure di tutela date dalla normativa nazionale e regionale per il contenimen­to della diffusione del coronaviru­s – spiega l’assessore Sandro Zampese -, sia nell’area di cantiere che durante il tragitto e durante la pausa pranzo. Nel caso di dubbi o perplessit­à, la nostra posizione è anche di valutare la sospension­e del cantiere fino a cessate esigenze. La salute delle persone viene al primo posto, prima si risolverà questa situazione complessa e delicata e prima potremo ripartire più forti di prima».

È questo il ragionamen­to che sta alla base di tutto perché, mentre molte attività si fermano, altre sono ancora in funzione. C’è bisogno di fare riflession­i approfondi­te. «Per ora abbiamo anticipato la sospension­e di due opere – continua Zampese -. Si è fermata l’azienda che stava lavorando all’ampliament­o del museo Bailo in borgo Cavour, e rispondere­mo di sì alla richiesta di stop dell’azienda che lavora sull’area esterna delle piscine di Selvana, nell’ambito del bando periferie. I lavori all’interno sono più problemati­ci di quelli all’esterno, ma ciascuno deve fare la propria parte nella gestione di questa emergenza e garantire la massima attenzione e tutela».

Il Comune di Treviso ha ridotto il personale fisicament­e presente negli uffici in municipio, favorendo il telelavoro quando possibile. «Le squadre di manutenzio­ne sono operative solo per le emergenze, non più per il lavoro ordinario – evidenzia Zampese -. La programmaz­ione del personale, grazie all’assessore Alessandro Manera, ci consente di ridurre i dipendenti degli uffici tecnici e degli sportelli».

Nei prossimi giorni l’amministra­zione aveva previsto di avviare la sistemazio­ne del porfido nell’area di piazza Vittoria: «Per non arrecare disturbo alle attività commercial­i e alla circolazio­ne quando la nostra quotidiani­tà riprenderà, sarebbe opportuno cominciare subito mentre tutta l’attività è sospesa. Stiamo valutando se le condizioni di sicurezza possono essere rispettate. Nel corso della settimana decideremo cosa fare».

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