Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La coda per la spesa a distanza di sicurezza finisce in piazza Borsa

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TREVISO «Rispettate la coda», dicevano al supermerca­to. «Tenete la distanza di un metro», ripetevano le cassiere passando la merce sul rullo. In centro a Treviso li hanno presi così sul serio che la fila di persone fuori dal Pam arrivava, intorno all’ora di pranzo, all’altro capo di piazza Borsa. Ordinati, silenziosi, con la borsa della spesa appoggiata a terra, gli occhi sul cellulare per far passare il tempo, la mascherina sul volto o la sciarpa tirata su fino al naso, i trevigiani alla ricerca di approvvigi­onamenti si sono adeguati. Rigorosiss­imi. Sono usciti di casa per una delle necessità consentite dal decreto del presidente del consiglio e hanno atteso il loro turno senza polemiche, senza fretta. La spesa bisognava farla e tanto, per questi giorni, nessuno che non sia impegnato in un’emergenza si mette a guardare l’orologio. Una questione ben più delicata è stata risolta ieri a Treviso e riguarda i senza fissa dimora che nei giorni scorsi passeggiav­ano per la città e si sedevano sui tavolini vuoti di piazza dei Signori; non avendo domicilio, era impossibil­e contenere i loro movimenti. Il dormitorio di via Pasubio è stato aperto, ampliato nella disponibil­ità di posti, rimarrà aperto h24 e ha riservato una stanza isolata nel caso in cui uno degli ospiti manifesti sintomi associabil­i al Covid-19. (s.ma.)

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La coda I clienti del Pam in attesa del loro turno per fare la spesa ieri mattina. La coda è stata fatta a distanza di sicurezza

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