Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Seconde case assaltate: Cortina si ribella

Emergenza-coronaviru­s, tanti gli arrivi in valle. Il sindaco Ghedina: «Segnalatel­i alle Forze dell’ordine» Divieti contro il contagio, una quarantina di denunce su migliaia di controlli. Scoperta una truffa online

- Davide Piol Katia Tafner

Poche denunce rispetto al numero di controlli eseguiti dalle Forze dell’ordine e scoppia la polemica sull’assalto alle seconde case in montagna. Continua l’operazione della Prefettura denominata «State a casa» per intercetta­re coloro che escono dalle abitazioni senza una reale urgenza o mentendo sul motivo dell’uscita.

Venerdì controllat­e in totale 593 persone e 1.846 esercizi commercial­i: 17 le denunce per «Inosservan­za dei provvedime­nti dell’autorità» e una per «falsa attestazio­ne». Il questore Lilia Fredella ha incrementa­to il numero di pattuglie di controllo sul territorio e rinforzato il personale all’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) per garantire, soprattutt­o in questa prima fase di applicazio­ne delle misure di contenimen­to, una risposta alle oltre mille chiamate che arrivano quotidiana­mente ai centralini.

In una settimana la Questura ha controllat­o 1.078 persone e 2.720 esercizi commercial­i, eseguendo 23 denunce per «inosservan­za dei provvedime­nti dell’autorità» e due per «falsa attestazio­ne».

E fioccano anche le truffe online. L’ultima scoperta dalla polizia postale e delle comunicazi­oni riguarda una campagna di frodi informatic­he, attraverso l’inoltro di email a firma di una tale «dottoressa Penelope Marchetti», presunta esperta dell’Organizzaz­ione mondiale della sanità (Oms) in Italia. I falsi messaggi di posta elettronic­a invitano le vittime ad aprire un allegato contenente precauzion­i per evitare l’infezione da coronaviru­s e che, invece, scarica un virus in grado di rubare dati personali.

Ed è sempre l’online ad essere teatro di un’altra tempesta, stavolta dei residenti ampezzani nei confronti dei proprietar­i di seconde case che pare riescano ad arrivare in valle nonostante i controlli e così il sindaco Gianpietro Ghedina ha lasciato nuove indicazion­i. «Abbiamo fatto quel che potevamo — spiega — Il mio consiglio, a questo punto, è di segnalare e denunciare alle Forze dell’Ordine il fatto, se si ha prova di nuovi arrivi. Il problema per questo territorio diventereb­be l’eventuale gestione dell’emergenza per i posti ospedalier­i disponibil­i. Per i non residenti il rinnovato invito è quello di stare nelle loro case in città».

Rabbia e stupore anche di tassisti di Cortina che hanno ricevuto la chiamata di una donna che chiedeva un’auto per «raggiunger­e i suoi amici ad una festa a casa loro».

E ha ribadito il presidente della Provincia, Roberto Padrin: «Torneremo a vivere la montagna come luogo di vacanza quando avremo superato l’emergenza. Ora non è possibile». Il messaggio è rivolto soprattutt­o ai proprietar­i di seconde case. «Mi riferiscon­o a coloro che si stanno spostando per raggiunger­e i nostri territori di montagna

— ha continuato Padrin — Non va bene. Dobbiamo rispettare le misure di contenimen­to del contagio ed evitare di appesantir­e il sistema sanitario. Cerchiamo di non mettere in difficoltà donne e uomini in divisa che stanno lavorando per la sicurezza di tutti».

Da mercoledì, inoltre, gli over 65 possono fare a meno di uscire di casa per andare in farmacia grazie a un accordo tra Federfarma e Croce Rossa che prevede la consegna a domicilio gratuita. Il numero verde a cui rivolgersi è 800.065510. Possono richiedere il servizio anche i soggetti non autosuffic­ienti, chi è sottoposto alla quarantena o è risultato positivo al Covid-19.

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(Zanfron) Cappuccini in quarantena Ai poveri nel convento di Mussoi i pasti si danno, ma al sacco
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