Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Seconde case assaltate: Cortina si ribella
Emergenza-coronavirus, tanti gli arrivi in valle. Il sindaco Ghedina: «Segnalateli alle Forze dell’ordine» Divieti contro il contagio, una quarantina di denunce su migliaia di controlli. Scoperta una truffa online
Poche denunce rispetto al numero di controlli eseguiti dalle Forze dell’ordine e scoppia la polemica sull’assalto alle seconde case in montagna. Continua l’operazione della Prefettura denominata «State a casa» per intercettare coloro che escono dalle abitazioni senza una reale urgenza o mentendo sul motivo dell’uscita.
Venerdì controllate in totale 593 persone e 1.846 esercizi commerciali: 17 le denunce per «Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità» e una per «falsa attestazione». Il questore Lilia Fredella ha incrementato il numero di pattuglie di controllo sul territorio e rinforzato il personale all’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) per garantire, soprattutto in questa prima fase di applicazione delle misure di contenimento, una risposta alle oltre mille chiamate che arrivano quotidianamente ai centralini.
In una settimana la Questura ha controllato 1.078 persone e 2.720 esercizi commerciali, eseguendo 23 denunce per «inosservanza dei provvedimenti dell’autorità» e due per «falsa attestazione».
E fioccano anche le truffe online. L’ultima scoperta dalla polizia postale e delle comunicazioni riguarda una campagna di frodi informatiche, attraverso l’inoltro di email a firma di una tale «dottoressa Penelope Marchetti», presunta esperta dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in Italia. I falsi messaggi di posta elettronica invitano le vittime ad aprire un allegato contenente precauzioni per evitare l’infezione da coronavirus e che, invece, scarica un virus in grado di rubare dati personali.
Ed è sempre l’online ad essere teatro di un’altra tempesta, stavolta dei residenti ampezzani nei confronti dei proprietari di seconde case che pare riescano ad arrivare in valle nonostante i controlli e così il sindaco Gianpietro Ghedina ha lasciato nuove indicazioni. «Abbiamo fatto quel che potevamo — spiega — Il mio consiglio, a questo punto, è di segnalare e denunciare alle Forze dell’Ordine il fatto, se si ha prova di nuovi arrivi. Il problema per questo territorio diventerebbe l’eventuale gestione dell’emergenza per i posti ospedalieri disponibili. Per i non residenti il rinnovato invito è quello di stare nelle loro case in città».
Rabbia e stupore anche di tassisti di Cortina che hanno ricevuto la chiamata di una donna che chiedeva un’auto per «raggiungere i suoi amici ad una festa a casa loro».
E ha ribadito il presidente della Provincia, Roberto Padrin: «Torneremo a vivere la montagna come luogo di vacanza quando avremo superato l’emergenza. Ora non è possibile». Il messaggio è rivolto soprattutto ai proprietari di seconde case. «Mi riferiscono a coloro che si stanno spostando per raggiungere i nostri territori di montagna
— ha continuato Padrin — Non va bene. Dobbiamo rispettare le misure di contenimento del contagio ed evitare di appesantire il sistema sanitario. Cerchiamo di non mettere in difficoltà donne e uomini in divisa che stanno lavorando per la sicurezza di tutti».
Da mercoledì, inoltre, gli over 65 possono fare a meno di uscire di casa per andare in farmacia grazie a un accordo tra Federfarma e Croce Rossa che prevede la consegna a domicilio gratuita. Il numero verde a cui rivolgersi è 800.065510. Possono richiedere il servizio anche i soggetti non autosufficienti, chi è sottoposto alla quarantena o è risultato positivo al Covid-19.