Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Restera transennata e Ztl del centro aperte E’ polemica sulla sosta
Ieri il Comune ha chiuso anche i cimiteri
TREVISO Sembra incredibile, eppure va spiegato perfino dopo dieci giorni di emergenza: «State a casa». Il messaggio non è ancora entrato nella testa di molti trevigiani. «Per fortuna la grande maggioranza ha capito e sta rispettando le regole del decreto, ma c’è chi pensa di essere più furbo e cerca di aggirarle». Mario Conte, sindaco di Treviso, prova ad essere più diplomatico possibile ma è decisamente infuriato. «Capisco la difficoltà di questo momento ma c’è gente che va al supermercato due volte al giorno, usandolo come scusa per uscire di casa – racconta -, ho visto sui social feste nelle abitazioni fra molte persone che non dovrebbero trovarsi lì. Mi appello alla coscienza dei cittadini: noi non siamo i cani da guardia di 86 mila trevigiani, serve senso civico, fare i furbi vuol dire essere incoscienti. E le pene saranno severe».
Aprono le ztl, chiudono le passeggiate e i cimiteri, ma rimangono a pagamento i parcheggi e i residenti del centro si infuriano. In centro storico scoppia la rivolta dei residenti che vogliono la sosta gratuita sotto casa perché, dicono, in queste settimane aziende e negozi sono chiusi e ogni imprenditore ci sta perdendo, anche molto. Ieri sono arrivate anche le prime multe lungo il Put interno e il controllore si è beccato una raffica di insulti. Conte è al lavoro per trovare una soluzione: «Domani (oggi, ndr) con il gestore Apcoa valuteremo un piano per destinare alcune aree della città alla sosta gratuita per i residenti, gli infermieri, i medici e i farmacisti. Da contratto non possiamo rendere tutto l’interno delle mura gratuito, è un appalto e dobbiamo rispettarlo, ma possiamo fare qualcosa per venire incontro alle esigenze dei cittadini».
Ieri i pannelli luminosi a messaggio variabile lungo le strade d’accesso alla città hanno dato la stessa informazione: «State a casa – ribadisce il sindaco -. Non si esce per noia o perché ci si crede più furbi degli altri ma solo per comprovate necessità». Dopo aver esposto un moderato invito a non affollare la Restera nei giorni scorsi, ieri Conte ha cominciato a preparare un’ordinanza per chiudere sia la passeggiata sul Sile che le mura e la Treviso-Ostiglia con delle transenne. «L’attività motoria è consentita ma se migliaia di persone ragionano come singoli ed escono a correre si crea ciò che troppo spesso vediamo. Stiamo cercando di limitare
Conte
L’attività motoria è lecita ma se lo fanno in migliaia è un problema
gli assembramenti, dovremo vietare anche le passeggiate perché c’è chi se ne frega di buonsenso e distanza vanificando lo sforzo di tutti gli altri».
Da ieri sono chiusi al pubblico i cimiteri: «Verrà assicurata l’erogazione dei servizi e sarà ammessa la presenza per l’estremo saluto di un numero massimo di dieci persone. Verranno inoltre sfalsati gli orari di accesso delle persone in modo da limitare al minimo l’assembramento».
Le ztl del centro invece sono state riaperte, si circola liberamente per incentivare le consegne a domicilio di cibo e farmaci e la circolazione della merce destinata a chi non può uscire di casa. «Non abbiamo più tempo per imparare a cambiare gli stili di vita. Delle consegne ci possiamo occupare noi, abbiamo messo a disposizione dei servizi telefonici per i cittadini. I trasporti pubblici sono ridotti al minimo «per garantire il servizio necessario ai pochi cittadini che sono autorizzati a spostarsi».