Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La Fip: concludere i campionati Tvb aspetta i prossimi incontri Basket, la proposta del presidente Petrucci e i problemi delle squadre nella Marca
«La volontà è quella di concludere i campionati». Parole del presidente federale, Gianni Petrucci, che in un’intervista al Corriere della Sera ha tracciato quello che sarà il futuro del basket italiano. Si tratta di una prima importante indicazione che però dovrà fare i conti con le intenzioni delle società del campionato di serie A, che al momento hanno sospeso gli allenamenti; i giocatori sono rientrati a casa con un forte senso di incognita sul proprio futuro. Treviso Basket ha deciso di tenere tutti fermi fino al 23 marzo, quando l’emergenza non sarà passata ma potrebbe esserne un po’ più chiaro lo scenario. È probabile che la data arrivi senza una decisione e che ci possa essere un rinvio ulteriore.
Riprendere la stagione dopo il 3 aprile al momento è pura utopia, e servirà trovare una soluzione che accontenti più della metà dei club. «Vogliamo fortemente arrivare in fondo, magari cambiando le formule. In tutte le categorie, dalla serie A alle giovanili. Ma è chiaro che tutto dipende da come si evolverà la situazione — ha detto Petrucci —. Non sopporto le speculazioni dei club che stavano rischiando la retrocessione e che ora chiedono di cancellare tutto. Così non vale».
Treviso al momento aspetta di vedere l’evoluzione della situazione, conscia di essere in buona compagnia assieme a tanti altri club di serie A e con un solo americano rimasto in Italia: il portoghese Ivan Almeida, che ha preferito restare nella Marca per evitare di portare un eventuale contagio nel suo Paese.
Resteranno da chiarire i dubbi su Logan e Parks, il cui rientro non sarà sicuramente semplice dagli Stati Uniti. Ma saranno tutte preoccupazioni da ponderare soltanto dopo l’incontro previsto tra una settimana fra club, LegaBasket e Federazione, in cui si prenderanno in esame le nuove misure del governo e un’ipotesi di ripresa una volta superata la fase critica dell’emergenza.
Per il basket di Marca i problemi non riguardano solo la De’Longhi: in serie B c’è anche il Rucker San Vendemiano, che assieme ad altre società del proprio girone sta valutando l’ipotesi della sospensione anticipata del campionato. L’idea non sembra soddisfare la Fip, ma dovrà essere gestita. Ci sono poi i campionati femminili, dove, ad esempio, c’è il Ponzano in serie A2: insomma, il basket italiano vuole riprendere, sogna di ripartire, ma dovrà fare i conti con una realtà molto complicata.
Al momento si parla soltanto di ipotesi (ripresa verso maggio, allenamenti da fine aprile); bisognerà fare i conti anche con i problemi economici e burocratici di tanti club. Lo scenario più semplice potrebbe portare verso la conclusione della serie A con una formula rivista, mentre la chiusura anticipata di tutti gli altri campionati che, al momento — è utile ricordarlo — sono tutti dilettantistici, a differenza della serie A, che è un campionato professionistico.