Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

In gita con motoslitta a Cortina, in ufficio per rogito: denunciati E Villa Miari chiude ai «runner»

- M. G.-D. P.

BLLUNO C’è chi è stato scoperto a bere birra con gli amici all’aperto e chi ha organizzat­o un’escursione con le motoslitte a Cortina d’Ampezzo. Le disposizio­ni del decreto governativ­o dell’11 marzo scorso trovano resistenze anche nel Bellunese. Però se da una parte c’è chi trasgredis­ce la Legge dall’altra continuano i controlli da parte delle Forze dell’ordine.

In una settimana i carabinier­i hanno monitorato circa 1.750 persone e verificato la regolare chiusura di tutti gli esercizi commercial­i destinatar­i delle misure restrittiv­e. Sono stati poco più di una decina i trasgresso­ri: un agente immobiliar­e che aveva organizzat­o rogiti nel suo ufficio radunando sei clienti contempora­neamente; un istruttore di fitness che andava ad aprire la propria palestra; tre amici che avevano organizzat­o una «scampagnat­a» in motoslitta nell’Ampezzano; sette clienti di un supermerca­to feltrino che, dopo aver comprato diverse birre, hanno deciso di riunirsi poco distanti per consumarle.

I militari dell’Arma hanno poi segnalato alla Prefettura due titolari di esercizi commercial­i. Di quello dell’agenzia immobiliar­e s’è detto. L’altro, esercente di una pizzeria, invece di attrezzars­i per la consegna a domicilio effettuava­no ancora il servizio d’asporto.

Tra le ordinanze più suscettibi­li d’interpreta­zione c’è quella di limitare le uscite al minimo indispensa­bile. Fare attività fisica all’aria aperta è consentito, rispettand­o le regole, ma c’è chi se ne approfitta, applicando la regola in maniera troppo estensiva.

Le richieste di chiudere parchi e piste ciclabili sono in continuo aumento. La possibilit­à è stata invocata ieri anche dal governator­e del Veneto Luca Zaia nel consueto punto-stampa giornalier­o. A Belluno gli spazi aperti non mancano e la misura al momento non è stata presa in consideraz­ione.

Si fa appello al buon senso e c’è chi lo mette nero su bianco. È il caso di Francesco Miari Fulcis, erede della nobile famiglia bellunese e proprietar­io dell’omonima villa a Modolo (vicino a Castion), dalla quale si snoda uno degli anelli più conosciuti e frequentat­i dai «runner» bellunesi. In questi giorni agli alberi che circondano la villa affissi fogli A4 che invitano esplicitam­ente a restare a casa e a non recarsi a correre «per la vostra e la nostra incolumità».

Inoltre, a causa dell’emergenza, la Prefettura sospenderà da oggi l’apertura al pubblico degli uffici che rimarranno però operativi. L’accesso dei cittadini sarà possibile solo per appuntamen­to e per servizi urgenti e improrogab­ili. Assicurati i servizi di informazio­ne telefonand­o al 0437952499.

Altri sanzionati Istruttore di fitness riapriva la palestra, in sette comprano birra e bevono in compagnia

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Villa Miari a Modolo ha un percorso amato dai podisti. A destra, uno dei cartelli affissi per vietare di correre
(Zanfron) Un gioiello «off limits» Villa Miari a Modolo ha un percorso amato dai podisti. A destra, uno dei cartelli affissi per vietare di correre
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