Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Bortot, stop due anni Addio titolo europeo
Aottobre aveva festeggiato la vittoria del titolo europeo nei superleggeri vinto ai punti contro la belga Djemilla Gontaruk. Ieri, invece, la doccia fredda che ha spiazzato un po’ tutto il mondo della boxe italiana e continentale: Silvia Bortot, la 34enne pugile trevigiana, è stata squalificata per due anni (a partire dal 3 dicembre scorso) per essere risultata positiva a un controllo antidoping effettuato dopo il match per l’Europeo. Bortot aveva vinto il titolo europeo sul ring del PalaFerroli a San Bonifacio, in provincia di Verona, e al termine della sfida era stata sottoposta al test antidoping. Le analisi hanno evidenziato che l’atleta era risultata positiva alla sostanza «Igenamina», di solito prescritta per l’asma branchiale ma con effetti simili all’efedrina. Questa sostanza era stata inclusa nella lista «Wada» delle sostanze proibite dal 2017: si trova con facilità in vari integratori alimentari perché aiuta a bruciare i grassi e a ridurre il peso corporeo. Ma, aspetto più delicato, è anche considerata un vasodilatatore. Visto l’esito delle analisi, il match vinto dalla Bortot è stato dichiarato nullo e con esso anche il titolo europeo, che dunque l’atleta trevigiana ha perso. Nelle prossime settimane si valuterà se procedere oppure meno con il ricorso. (m. v.)