Torna la pizza della Fausta (da asporto)

TREVISO A grande richiesta riapre .... La Fausta. La pizzeria più storica di Treviso, su richiesta dei clienti rimasti affamati, ha deciso di riaprire il forno e consegnare i prodotti solo a domicilio. «Ci appoggeremo a Foodracers – spiega Stefano Marangoni – ma dentro le mura delle consegne mi occupo io». Dal 10 marzo la pizzeria ha aderito all’iniziativa dei commercianti del centro che hanno chiuso le vetrine prima del Dpcm che prevedeva lo stop immediato a tutta la ristorazione. «Ci abbiamo pensato a lungo, ma un po’ i clienti un po’ i dipendenti degli uffici della zona, ci hanno convinti a tornare operativi. Ci stiamo provando, il momento è difficile per tutti. Il listino sarà ridotto, ma la Fausta su prenotazione c’è». Treviso è una città con i suoi riti, come tutti i piccoli centri: stare tre settimane senza punti di riferimento emotivi (e golosi) è dura. (s.ma.)

TREVISO Ci sono modi e strumenti diversi per comunicare. I giovani lo fanno con i social, con la tecnologia e spesso con la musica, veicolo di emozioni e, in alcuni casi, anche di contenuti. In questi giorni sono molti i rapper che si stanno sfidando in un’onda continua di canzoni in cui raccontano il loro isolamento, la quarantena, l’emergenza coronavirus a Treviso e in Veneto, le reazioni dei loro familiari, la paura e la speranza che tutto finisca presto. Sono brani di meno di un minuto con sottofondo musicale, il componimento deve essere elaborato in tempi brevi per rispettare le regole della «challenge», il video prevede un primo piano dell’autore la pubblicazione sui social network per arrivare a più amici e coetanei possibile. «Sta andando tutto in malora» comincia il pezzo di Federico Martino, 27 anni, bas_loc per chi lo cerca col suo nome d’arte sui Instagram. Indossa una mascherina nel video in bianco e nero pubblicato l’altra sera. Canta delle scuse che ogni giorno le persone trovano per uscire «per fare gli altri fessi», dei «giovani irresponsabili e i vecchi pure peggio», dei rapporti tra vicini, dell’inno di Mameli e di come

Il simbolo Il sindaco Conte ha promesso che farà costruire una «fontana delle tette» come fu fatto dopo la carestia del 1559