Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Finita l’emergenza la fontana delle tette butterà vino per tutti»

-

TREVISO Quando la città aprirà (cioé quando l’intera l’Italia riaprirà) a Treviso ci sarà una festa. L’ha promesso il sindaco Mario Conte ieri, in diretta su Radio 105: quel giorno, o quei giorni più probabilme­nte, la fontana delle tette sarà l’emblema della rinascita. «Venne realizzata alla fine di un lungo periodo di carestia – ha spiegato ai conduttori, Diletta Leotta e Daniele Battaglia -. Quando finirà questo periodo di sacrifici, beh, il Prosecco ce l’abbiamo, venite a fare festa con noi». Nel 1559 Treviso e la campagna uscivano da una fase di difficile siccità, e il podestà della Repubblica di Venezia Alvise Da Ponte aveva ordinato la costruzion­e di questa statua con fattezze femminile e prosperosi seni da posizionar­e all’inizio del Calmaggior­e. «Da quel tempo fino alla caduta della Veneta Repubblica, ogni anno per tre giorni di seguito, a festeggiar­e l’ingresso del nuovo Podestà, quella fontana gettava dall’una poppa pretto vin bianco, e nero dall’altra, a sollazzo del popolo esultante» si legge sulla lapide del cortile di palazzo Zignoli. Tutti i trevigiani ne poterono bere gratuitame­nte. Conte ha un’idea simile per l’uscita dall’emergenza coronaviru­s: una riproduzio­ne fedele della statua inviterà a festeggiar­e la fine di un periodo scuro, segnato da isolamento, chiusure e sacrifici. Bisogna guardare al futuro e Treviso vuole brindare. (s.ma.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy