Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ordinanza anti passeggio pronta
Il governatore: «Basta corsette, ancora troppa gente in giro. Se non lo fa il governo, firmerò i nuovi divieti»
«Vanno vietate le passeggiate o le corsette collettive. Se il governo non adotta misure restrittive nelle prossime 24 ore, sarò costretto a firmare un’ordinanza regionale». Il governatore Luca Zaia è pronto a misure ancora più restrittive. «Troppa gente in giro». I contagiati sono saliti a 3751. Altri 17 i morti.
Luca Zaia Se i veneti non stanno a casa, a fine mese Rianimazioni piene Manuela Lanzarin Attivo il numero verde 800.33.43.43 per aiutare chi ha paura
«L’onda piena», come la chiamano gli epidemiologi, sta arrivando anche in Veneto. Solo ieri, dalle 8 alle 17, si sono registrati 267 casi di Covid-19 in più, per un totale di 3751 contagi e 130 vittime, 15 nel giro di undici ore. «E’ un bollettino di guerra — mormora il governatore Luca Zaia — mai avrei pensato di dover leggere ogni giorno l’elenco dei morti. E secondo i nostri modelli matematici il peggio deve ancora arrivare: il picco di ricoveri in Terapia intensiva e di mortalità è previsto per il 15 aprile e dovrebbe iniziare a scendere a fine maggio. Gli ultimi pazienti sono indicati per inizio luglio, ma nel frattempo o i cittadini ci danno una mano, stando a casa, o a fine mese andremo in overbooking con i letti di Rianimazione (già 224 i pazienti Covid, poi ci sono tutti gli altri, il margine è di poco più di un centinaio di letti, ndr). I numeri sono da paura, stiamo riempiendo gli ospedali di pazienti colpiti da coronavirus».
Insomma, la battaglia è su due fronti: da una parte la corsa ad allestire fino a 825 postazioni di Terapia intensiva, partendo dalle 459 originarie (più le 25 private) e contando pure su donazioni di privati ai quali saranno intestate quelle da loro finanziate (un imprenditore ne ha pagate 20), dall’altra l’ennesimo contatto con il ministro della Salute, Roberto Speranza. Per ottenere da Palazzo Chigi il divieto di «passeggiate o corsette collettive» nei parchi e lungo gli argini. «Non è una minaccia, ma se il governo non adotta misure restrittive nelle prossime 24 ore, sarò costretto a firmare un’ordinanza regionale — annuncia Zaia —. Non possiamo farci abbagliare da questo bel sole, è un sole cattivo, che fa ammalare. Il governo dovrebbe anche chiudere centri commerciali e supermercati la domenica, perché l’alternativa è finire in Terapia intensiva. Sto facendo girare un video proprio nelle Rianimazioni, per far capire alla gente che l’emergenza è molto seria, può colpire chiunque, non solo gli anziani. Ci sono ragazzi intubati». Un quadro sul quale si agita lo spettro del documento inviato dalla Società dei medici anestesisti e rianimatori a tutti gli associati, per avvertirli della necessità di dover scegliere chi far vivere e chi no, in caso di carenza di posti. «E’ uno scenario che non voglio nemmeno mettere in conto — assicura il presidente del Veneto — non lasceremo indietro nessuno, vinceremo la battaglia tutti insieme». «E’ ora che la politica si assuma le proprie responsabilità e non scarichi sui medici le conseguenze di 77mila letti e 37 miliardi di euro tagliati alla sanità italiana negli ultimi dieci anni», sbotta Giampiero Avruscio, presidente Anpo (primari).
Il Covid-19 in Veneto ha colpito per il 65% uomini e il 21,3% dei pazienti è in Terapia intensiva. L’età media dei degenti è di 68 anni (67 nelle Rianimazioni), però c’è un 5,77% di under 45, mentre l’età media delle vittime è di 82 anni. Ma il 43,4% dei morti aveva oltre 85 anni.
Tornando all’alt alle passeggiate, lo «spiraglio giuridico» per varare un provvedimento in realtà già firmato per Verona dal sindaco Federico Sboarina e per Padova dal primo cittadino Sergio Giordani, che da oggi vieta il transito sugli argini, arriva dal Tar della Campania. Ha rigettato la richiesta di sospensiva di un’ordinanza simile promulgata dal governatore Vincenzo De Luca. Le due città venete che l’hanno adottata rappresentano i primi due cluster per numero di contagi. Impressiona in particolare Verona: dal 15 marzo a ieri ha avuto un incremento di casi del 109%, contro il +46% del resto del Veneto. Inoltre la quota di ricoverati tocca il 34% contro il 29,8% di media regionale, e i degenti di Terapia intensiva rappresentano l’8,6%, a fronte del 6,5% del resto del Veneto.
Ciò che accumuna l’intera popolazione è l’ansia. «E allora il numero verde 800.33.43.43 del Servizio «inOltre» da noi attivato per prevenire suicidi tra gli imprenditori colpiti dalla crisi e poi tra i veneti danneggiati dal crac delle banche, verrà in supporto a chi da solo non riesce a gestire e modificare gli stili di vita in questo difficile momento — annuncia l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin —. E’ attivo 7 giorni su 7, stiamo formando psicologi sull’emergenza». Oggi infine, nel cimitero di Vo’ Euganeo, sono previste la benedizione della salma e la tumulazione di Adriano Trevisan, 77 anni, la prima vittima italiana del Covid-19.