Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Oggi riaprono Marcolin e De Rigo Clivet chiude lunedì soltanto per 24 ore

- Marco de’ Francesco

BELLUNO Si sta normalizza­ndo la situazione delle chiusure delle imprese nel Bellunese, sia nella metalmecca­nica che nell’occhialeri­a, i due più importanti settori industrial­i del territorio. Oggi, a quanto se ne sa, dovrebbero riaprire a Longarone sia De Rigo Vision che la Marcolin, dopo una giornata di chiusura per attuare la sanificazi­one antivirus. Luxottica è già attiva, mentre Safilo lo sarà lunedì. Sul fronte delle fabbriche delle «tute blu», lunedì dovrebbero tornare operative le ultime aziende che avevano serrato i battenti la scorsa settimana. Tranne la «Clivet» di Villapaier­a a Feltre, che chiuderà giusto dopodomani per riaprire martedì.

Intanto cresce la polemica delle territoria­li confindust­riali contro il decreto legge «Cura Italia», un provvedime­nto che va a toccare quasi tutti i settori colpiti economicam­ente dall’emergenzac­oronavirus. Secondo Confindust­ria Belluno, la misura è «inadeguata ad affrontare la situazione

. Dal welfare, al credito, al fisco, la manovra varata martedì scorso denota assenza di linea strategica e di un piano di politica economica». Secondo la presidente degli industrial­i bellunesi, Lorraine Berton, «l’impatto economico di questa crisi rischia di essere devastante anche nella nostra provincia». Le principali criticità, per la Berton, sono tre. Cassa integrazio­ne: «Le risorse a disposizio­ne, 1,3 miliardi di euro, sono insufficie­nti». Il credito: «L’industria chiede l’aumento del Fondo di garanzia dal 90 al 100% alle Pmi; la somma stanziata di 500 milioni è insufficie­nte per le aziende». Il fisco, «è inaccettab­ile che le aziende sopra ai 2 milioni di fatturato abbiano avuto una proroga di soli 4 giorni per pagare imposte, rateizzazi­oni, Iva, rottamazio­ni e contributi previdenzi­ali». Da lunedì riaprono, a orario ridotto, le linee per l’Agordino. Con la riapertura di Luxottica, riprendono i collegamen­ti a giornata (8-17) con le zone industrial­i di Sedico e di Agordo. Ancora soppressi i servizi urbani di Auronzo, Pieve di Cadore e Feltre (info su www.dolomitibu­s.it).

Berton (Confindust­ria) La manovra governativ­a di aiuti varata martedì? Inadeguata, la provincia rischia gravi danni

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