Pizze, bevande strudel e gelati La solidarietà è gastronomica

TREVISO Un carico di 60 pizze appena sfornate, sono state consegnate ieri all’ospedale di Vittorio Veneto. Ma anche dolci, gelato e bevande. E’ così che si declina la solidarietà di privati e aziende per «gli angeli» delle corsie. Medici, infermieri e operatori sanitari che in questi giorni difficili sono in prima linea, nelle corsie dei reparti e nelle terapie intensive. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il gesto quello di molte persone che vivono nell’hinterland di Vittorio

Veneto e che, aderendo all’iniziativa lanciata da un giovane stuntman di Tarzo, Giacomo De Zanet e di Giovanni Busetto titolare della pizzeria Time Out di Follina hanno donato soldi per far arrivare 60 pizze nel nosocomio di Costa, trasformato in un ospedale Covid. Un’idea nata: «Per dimostrare a chi ci salva la vita che non ci siamo dimenticati di loro». Ma nei giorni scorsi sono stati molti altri. Come le pizzerie da Pino di Preganziol, Al Portico di Giavera del Montello, Angolo Goloso di Silea, Pasta Madre di Quinto. Il Bar da Vale di Spercenigo che ha consegnato club sandwich. E poi l’azienda San Benedetto che ha donato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso 27 mila bottiglie d’acqua. O le bevande che, erano destinate alle feste studentesche e che il Comitato genitori delle scuole primarie di Roncade ha deciso di far arrivare in corsia. Insieme ai succhi di frutta biologici dell’azienda Bevande Futuriste. Non mancano doni dolci. Come gli strudel inviati dal Vero bar di San Biagio di Callalta. O le porzioni di tiramisù donate dalla famiglia Curtolo. Mentre l’azienda Swisscare di Villafranca ha inviato creme e gel per le mani, e quattro tablet sono arrivati da una raccolta fondi organizzata nel comune di Casier. «Non posso che dire grazie ad ognuno per questi gesti di solidarietà» sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl 2. (m.cit.)

Le pizze Il carico di 60 pizze appena sfornate diretto all’ospedale di Vittorio Veneto