Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il virus fa altre sette vittime ma i dimessi ora sono cento
Il bilancio segna 80 morti in un mese, si apre il fronte delle case di riposo
TREVISO Nel giorno in cui l’ospedale di Treviso dimette il paziente Covid numero 100, la Marca paga un tributo di altre sette vittime dell’epidemia: il bilancio è di 80 morti in un mese, più di due al giorno. Sono 1.188 i trevigiani risultati positivi al tampone per il coronavirus: più 86 rispetto a martedì, in linea con il giorno precedente e in leggero calo rispetto ai più cento del week end, quando il contagio ha avuto l’aumento più elevato della stagione. Ogni positività porta con sé anche una «cerchia» di contatti che devono rispettare le rigide regole della quarantena e sono circa tremila i trevigiani in isolamento domiciliare. Il numero dei contagi non procede di pari passo con i ricoveri: i positivi sono anche sintomatici lievi o asintomatici e vengono isolati per contenere la diffusione fra la popolazione attualmente sana. Il Ca’ Foncello è ancora l’ospedale con il maggior numero di ricoveri, anche se in calo: 122 persone si trovano nei reparti di area non critica (12 in meno del giorno precedente) mentre la terapia intensiva ospita 22 soggetti positivi con necessità di assistenza respiratoria; 25 sono però i ricoveri al San Camillo, Covid-hospital per il comprensorio cittadino, con un aumento di 19 posti letto. Oderzo ha 18 ricoveri.
Nella sinistra Piave cresce Vittorio Veneto, il Covid-hospital a sostegno di Conegliano: il trasferimento di 12 persone dalla città del Cima porta a 103 i posti letto occupati a Costa; 15 sono complessivamente i letti di terapia intensiva nelle strutture dell’ex Usl 7. Dall’altra parte della Marca si segnalano dieci ricoveri in più: 31 a Castelfranco e 34 a Montebelluna con 8 letti di terapia intensiva. Le sette vittime Covid registrate ieri dall’Usl
Contagi
Ieri è stato registrato un aumento di 86 contagi